Juan Jesus dice basta: “Lascio il campo in caso di insulti razzisti”
Juan Jesus ha rilasciato un’intervista all’Indipendente, periodico inglese, in cui è tornato a parlare per la prima volta dopo la vicenda legata al razzismo che l’ha coinvolto in prima persona. Il difensore brasiliano, come molti di voi ricorderanno, fu insultato gravemente da un “tifoso” della Roma sulla chat di Instagram: l’ex Inter non esitò ad effettuare uno sceenshot degli insulti, taggare la Roma e chiedere un intervento immediato.
“Intollerabili insulti razzisti nel 2019”
Il club capitolino è intervenuto rifilando al sedicente tifoso un Daspo a vita dall’Olimpico, Juan Jesus ha apprezzato: “E’ stato un bel segnale quello dato dalla società, ora tocca anche alle autorità competenti. I 10mila euro di multa all’Atalanta per i cori razzisti a Dalbert? Sono pochi. E’ inconcepibile ma anche ironico che quei tifosi insultino un giocatore di colore quando poi ne hanno altri nella loro squadra”.
Il difensore però vuole comunque precisare: “Sono in Italia da sette anni e i razzisti sono una minoranza. Devo ringraziare tanti tifosi che mi hanno mandato tanti bei messaggi di vicinanza. Se dovessero ricapitare episodi del genere in campo? Non esiterei un istante ad abbandonare il terreno di gioco”.
Juan Jesus si esprime poi sulla stessa minaccia che hanno fatto i giocatori dell’Inghilterra nel caso in cui dovessero accadere episodi sgradevoli in Bulgaria: “Sarebbe la cosa giusta da fare, sono d’accordo. E’ intollerabile che nel 2019 si può essere discriminati per il colore della propria pelle”.