Paulo Fonseca è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Sampdoria-Roma. Il tecnico portoghese domani dovrà guidare la squadra dalla tribuna, vista la squalifica dopo l’espulsione rimediata al termine del match col Cagliari, ma non vuole tornare sulla questione: “Il caso è chiuso, non c’è nulla da dire. La gara si preparerà prima e poi c’è Nuno Campos in panchina: lui ha tutta la mia fiducia e non ho neppure bisogno di parlare”.
A Fonseca viene chiesto un parere sul caso Under che ha mostrato pubblicamente il suo appoggio al governo turco riguardo la questione siriana: “Ho letto stamattina un’intervista di Valdano dove diceva che calcio e politica devono restare in letti separati. Io aggiungo che non dovrebbero neppure essere nella stessa casa”.
Fonseca poi cambia argomento e torna a parlare degli infortuni che hanno falcidiato l’inizio di stagione giallorosso: “E’ un problema che riguarda tutti i grandi club, si gioca troppo ed è umanamente impossibile farlo sempre ogni 3-4 giorni. Lo ha detto anche Tuchel del PSG, aggiungendo che così si ammazzano i grandi giocatori. E’ vero, senza contare che la gente paga per vederli e così spesso non accade. 10-12 giorni di riposo all’anno non sono sufficienti”.
Sulle probabili formazioni di Sampdoria-Roma, Fonseca non lascia troppi indizi: “Pastore sta bene, è pronto e si è allenato regolarmente. Può essere usato anche come mediano, visto che ci sono solo Veretout e Cristante, oltre a Santon che è stato provato in quel ruolo. Dzeko? Se viaggerà con noi non sarà una convocazione simbolica e potrà quindi scendere in campo. Vedremo dopo la rifinitura”.