Roma e la stangata del Giudice Sportivo. Nonostante l’ultima vittoria per 1-0 contro il Bologna, arrivano brutte notizie dai tribunali dello sport.
La Roma subisce un’altra stangata dal Giudice Sportivo. L’ennesima. Questa volta Mourinho non c’entra, aveva le mani in tasca, e a fine partita non ha inveito contro nessun arbitro. Al contrario, questa volta sono stati gli avversari a lamentarsi della terna arbitrale.
A fine partita infatti, Thiago Motta ha espresso i suoi dubbi riguardo il rigore consesso a Dybala, e segnato da Pellegrini a soli 6 minuti dall’inizio della partite. Rigore decisivo che ha permesso alla Roma di tornare a Trigoria con i tre punti nel borsone. Ma questo non c’entra con la multa ricevuta dai giallorossi.
Per capire a fondo il perché della stangata del Giudice Sportivo ai danni della Roma, ripercorriamo la storia dall’inizio. Nella capitale si gioca Roma – Bologna. Allo stadio Olimpico non c’è un parcheggio libero ne un posto a sedere: tutto esaurito. I giocatori si riscaldano e in curva partono gli incitamenti dei giallorossi. Sul nostro sito trovate uno dei video a testimonianza del coro da pelle d’oca registrato da uno dei tifosi avversari rossoblu. Sugli spalti si respira la voglia di calcio dopo la sosta per il Mondiale ed entrambe le tifoserie hanno voglia di divertirsi. Si preannuncia una partita da brividi.
Comincia la partita e dopo soli sei minuti Dybala entra in area e subisce fallo da Lucumì. L’arbitro fischia: rigore. Batte il capitano Pellegrini e segna. Finisce un primo tempo equilibrato, con il Bologna vuole il pareggio. Squadre negli spogliatoi. Telecronisti in pausa sigaretta. Per i tifosi inizia la fila per il bagno e la birra. Quando le squadre rientrano in campo, gli ultrà sono tutti ai loro posti.
Il secondo tempo è sofferenza pura per i romanisti fino all’ultimo minuto, quando Abraham salva sulla linea di porta un colpo di testa di Schouten. Poi finalmente l’arbitro fischia tre volte “Fiiihi,Fiiihi,Fiiihi!”. I giocatori si stringono la mano, qualcuno protesta mestamente con l’arbitro; i giornalisti si lanciano sull’uomo partita; i tifosi iniziano a dirigersi verso i parcheggi.
Ed ecco il fattaccio. Uno scoppio fa girare giocatori e tifosi. Si tratta di un petardo lanciato dalla curva della Roma. Forse avanzato da capodanno, o forse tenuto apposta per festeggiare la vittoria. Poco importa. L’arbitro prende nota e riferisce l’accaduto al Giudice Sportivo: per la Roma multa da 2000 euro, e tirata d’orecchi. Forse era più divertente una sfuriata di Mourinho.