Mourinho-Friedkin, faccia a faccia cruciale: arriva la scelta drastica | Era inevitabile
Siamo entrati nella fase calda e cruciale della stagione. Dal mese di marzo in poi non si scherza.
La Roma ha dinanzi a sé quasi tre mesi che delineeranno molto del futuro sportivo e tecnico del club. Il ritorno degli ottavi di finale di Europa League e domenica il derby con la Lazio: la settimana in casa giallorossa può risultare già decisiva.
Nonostante questo, uno dei temi caldi nella Capitale sponda giallorossa riguarda il futuro di José Mourinho. Il contratto in scadenza nel 2024 non è garanzia di permanenza e la sensazione è che molto del suo destino a Roma dipenderà dall’eventuale accesso alla prossima Champions League e dai progetti societari per le prossime stagioni.
Già lo dicembre scorso, dopo la fine dei Mondiali in Qatar, c’erano almeno due nazionali pronte ad offrire allo Special One la panchina: stiamo parlando del Portogallo e del Brasile.
Il rinnovo del portoghese, quindi, appare tutt’altro che scontato anche perchè l’attenzione dei top club resta altissima e non è per niente da escludere un suo addio al termine della stagione.
Gli ultimi episodi alimentano i dubbi sul suo futuro
Ad alimentare questo clima di incertezza ci sono anche gli ultimi accadimenti in casa Roma, ovvero la squalifica ricevuta a Cremona e il relativo caso con il quarto uomo Serra, fino alle polemiche del post Sassuolo per via dell’arbitraggio ritenuto non all’altezza.
Al momento in casa giallorossa, tranne per quanto riguarda l’Europa League, vige il silenzio stampa. Infatti, dopo la conferma delle due giornate di squalifica comminate a Mourinho, la società capitolina ha deciso di non rilasciare alcun commento pre o post gara.
Un summit tra Mourinho e la società sembra inevitabile
La scelta intrapresa è evidentemente drastica e chiaramente non potrà durare a lungo. Ciò prelude ad un inevitabile summit: la società giallorossa e il tecnico portoghese dovranno inevitabilmente incontrarsi per stabilire d’ora in poi che tipo di comunicazione attuare.
La situazione, dunque, è in evoluzione ma di certo non è il miglior modo per iniziare questo rush finale di stagione che come detto in apertura sarà fondamentale non solo per il presente ma soprattuto per il futuro di squadra e direzione tecnica.