“La verità è che è fuori”: Dybala, finale lontanissima | Giocherà il sostituto
Le ultime dichiarazioni hanno lasciato ben poche speranze sulle possibilità dell’argentino di scendere in campo a Budapest.
La scorsa estate la Roma ha fatto di tutto per convincere Paulo Dybala a sposare il proprio progetto. Una volta compreso che l’argentino non avrebbe rinnovato il contratto con la Juventus, Mourinho e Tiago Pinto lo hanno corteggiato per settimane.
Inizialmente sembrava una trattativa impossibile sia per una questione economica, con il classe 93 che proveniva da un ingaggio importante (13,5 milioni lordi a stagione) e che aveva trovato un accordo, poi rimangiato dalla società bianconera, su cifre ancora più alte, sia per l’interesse dell’Inter.
Beppe Marotta, colui che nel lontano 2015 lo aveva portato allo Juventus Stadium, l’aveva scelto per comporre una coppia d’attacco tutta argentina con Lautaro Martinez. Poi si è presentata l’opportunità del ritorno di Lukaku e tutto è saltato.
E così, i giallorossi hanno avuto l’opportunità di firmare uno dei migliori giocatori della Serie A, a parametro zero. Un affare straordinario, forse il più importante della gestione Pinto. Dybala, dal canto suo, è stato incoronato immediatamente nuovo re di Roma, accolto da circa diecimila tifosi al Colosseo quadrato.
L’infortunio
Che Paulo Dybala sia il miglior giocatore della Roma, non ci sono dubbi. Così come non ci sono dubbi che sia stato il suo rendimento, più di quello di qualunque altro, a permettere alla squadra di essere competitiva: 24 gol prodotti (16 gol e 8 assist) in 2348′ disputati, vale a dire una rete generata ogni 97‘.
Nell’ultimo mese e mezzo, però, due diversi problemi fisici non gli hanno permesso di aiutare la Roma a raggiungere la finale di Budapest. Nel corso dell’andata dei quarti contro il Feyenoord, Dybala è stato sostituito quasi alla mezz’ora per un problema all’adduttore. Poi, è arrivato l’infortunio alla caviglia, che potrebbe costargli anche la finale contro il Siviglia. José Mourinho in conferenza stampa è parso negativo a riguardo: «Non penso che Paulo potrà giocare, la speranza è di portarlo almeno in panchina».
Le alternative
Se l’argentino non dovesse farcela per mercoledì, Mourinho ha diverse alternative a disposizione. La prima comprende El Shaarawy e Pellegrini alle spalle di Abraham, unica punta. Qualora non dovesse farcela neanche Spinazzola – attualmente anche lui infortunato – il tecnico portoghese potrebbe spostare l’ex Milan sull’esterno e piazzare Wijnaldum a fare coppia con il capitano giallorosso. È una soluzione che è stata provata nella partita interna di campionato contro l’Udinese, vinta per tre reti a zero.
Altrimenti, ma è una scelta meno probabile, si potrebbe optare per la coppia di numeri nove composta da Belotti e Abraham, già vista contro il Milan.