Futuro Mourinho, dopo la finale fissa le condizioni | Sono due le pretese del tecnico
L’allenatore giallorosso ha parlato del suo futuro, mettendo dei precisi paletti nei confronti della società
Per Josè Mourinho quella contro il Siviglia è stata la prima finale persa in carriera. Il tecnico della Roma, fino a questo momento, aveva ottenuto solamente vittorie nelle precedenti situazioni. Il suo record positivo, però, è stato infranto dagli andalusi, che si sono aggiudicati l’Europa League al termine di una partita dalle mille emozioni.
La sfida più attesa si è conclusa ai calci di rigore, dove i ragazzi di Mendilibar sono stati più freddi dagli undici metri. La delusione in casa giallorossa è sembrata evidente e le lacrime di Dybala hanno confermato la disperazione di tutto l’ambiente. La formazione di Mourinho è stata a un passo dalla vittoria e, anche nel corso dei tempi supplementari, si è resa pericolosa nell’area di rigore avversaria.
La traversa colpita da Smalling al termine dei 120 minuti è suonata come una vera e propria beffa. Il Siviglia è stato bravo a soffrire nei momenti più delicati e ha raggiunto il successo grazie a una serie di rigori impeccabile. Mourinho, al termine del match, si è comunque complimentato con i suoi giocatori, dicendo loro di aver dimostrato la forza della Roma davanti a tutta l’Europa. Nonostante ciò, però, rimane l’amarezza di essere stati a un passo dalla storia.
Roma, Mourinho pretenderà grandi acquisti
Il tecnico portoghese, smaltita la rabbia post finale, sarà chiamato a prendere una decisione sulla sua permanenza. La sconfitta in finale ha precluso l’opportunità di prendere parte alla prossima Champions League, fattore che potrebbe incidere sulla volontà dell’ex Inter. In ogni caso, già dopo il fischio finale e nelle successive interviste, Mourinho ha dato precise informazioni sul suo futuro nella capitale.
L’ex Chelsea ha fissato almeno due condizioni che dovranno essere necessariamente rispettate. In primo luogo lo Special One ha fatto capire che per restare pretenderà degli acquisti che possano rinforzare l’attuale rosa. “Meglio che non siamo andati in Champions perché noi non siamo una squadra da Champions”, ha infatti sottolineato dopo la finale, pungendo la dirigenza.
Lo Special One: “Stanco di essere tante cose”
La seconda necessità palesata da Mourinho è che la società possa essere più presente a livello mediatico. “Sono un pochino stanco di essere allenatore, uomo di comunicazione, la faccia di quello che dice che siamo stati ‘rubati’. Sono un pochino stanco di essere tante cose”, ha ribadito nel corso di varie interviste.
Insomma, il portoghese vorrebbe che i piani alti prendessero in mano la situazione per aumentare la credibilità della Roma. Il clima resta quanto mai incerto e solo a breve capiremo quale sarà il suo futuro.