“Volevo finire la carriera…”: l’ex Roma umiliato dal mister | Ha subito di tutto
Un ex calciatore giallorosso ha rivelato il suo rapporto complicato con l’allenatore, spendendo parole pesanti
Il ruolo dell’allenatore all’interno di una squadra è letteralmente decisivo. Poter contare su un tecnico con delle idee di gioco precise aiuta a creare una formazione vincente e consapevole dei propri mezzi. L’altro aspetto fondamentale riguarda la sintonia con il gruppo, determinante ai fini del risultato. Creare il giusto legame con i giocatori, infatti, può risultare decisivo in più di un’occasione.
Da quando si è seduto sulla panchina della Roma Josè Mourinho è riuscito a costruire qualcosa di eccezionale. Il manager portoghese, infatti, ha sfruttato tutta la sua esperienza e l’ha messa al servizio dei giocatori. L’ex Inter ha instaurato un rapporto speciale con i calciatori e con l’intero ambiente giallorosso.
I tifosi hanno subito apprezzato la grande passione dello Special One e i risultati sono stati lampanti. Mourinho ha dimostrato di avere uno spessore umano fuori dal comune, creando un gruppo più affiatato che mai. Per fare un bilancio del lavoro dell’ex Porto è necessario contare il prestigio dei trofei conquistati.
Roma, Mourinho si conferma un leader
L’allenatore giallorosso ha riportato nella capitale un titolo internazionale che mancava ormai da moltissimo tempo. Il successo in Conference League ha acceso l’entusiasmo del popolo romanista e ha fatto vivere emozioni indescrivibili a tutti. Lo Special One ha quasi centrato il bis con l’Europa League, persa in finale dopo gli sfortunati tiri dal dischetto contro il Siviglia.
Chiaramente avere un tecnico come il portoghese sposta gli equilibri e consente ai giocatori di dare sempre il massimo. Non tutti i mister, però, sono in grado di creare un tale ambiente. Negli ultimi giorni a far discutere sono state le parole di Antunes, che ha raccontato la pessima convivenza con Luis Enrique ai tempi della Roma.
Antunes: “Luis Enrique non mi ha mai salutato”
“Dopo Ranieri arrivò Luis Enrique come nuovo allenatore e pensai che avrei avuto una nuova possibilità di giocare, ma non è stato così. Mi arrivò una mail del team manager che mi avvertiva che non sarei stato convocato perché Luis Enrique non contava su di me”, ha dichiarato il calciatore portoghese.
Antunes ha poi rivelato: “Se c’era allenamento al mattino io dovevo allenarmi il pomeriggio, sempre in orari diversi, sempre da solo. Il tecnico non mi lasciava nemmeno incontrare il resto dei compagni. Mi chiedevo perché facesse questo, perché non avevo fatto nulla di male, non mi ha mai stretto la mano e non mi ha mai salutato, nemmeno un ciao. Ci sono rimasto molto male, volevo finire la carriera in un altro modo”.