Francesco Totti, immensa gratitudine dopo l’addio: “Grazie per tutto…” | Strazio devastante
Un mezzo strazio questo agosto della Roma. Non ne va una giusta, e Francesco Totti celebra con immensa gratitudine un addio da lacrime.
In campo e fuori fa lo stesso: in questo inizio di stagione non ne va una giusta a una Roma che si lecca le ferite con le lacrime agli occhi nel primo week end della Serie A.
Neanche il ritorno al gol di Andrea Belotti, che finalmente si sblocca in giallorosso dopo oltre un anno all’asciutto, è servito a regalare i tre punti all’esordio nel nuovo campionato.
Il Gallo fa sognare, risponde a una Salernitana che prima pareggia poi passa in vantaggio con l’ex laziale Antonio Candreva, ma la sua doppietta in un Olimpico sold out vale un 2-2 che non può soddisfare.
Dal mercato, poi, nessuna vera gioia. In due mesi e mezzo Tiago Pinto ha portato avanti tante trattative, da Scamacca ad Alvaro Morata passando per Arnautovic e Marcos Leonardo, restando sempre con un pugno di mosche in mano. Alla fine dovrebbe essere Duvan Zapata la tanto attesa alternativa a Belotti, un acquisto comunque in ritardo rispetto alla tabella di marcia.
Dolore immenso
Proprio nel lungo week end di una Serie A spalmata su tre giorni, anche il dolore immenso per la scomparsa di Carletto Mazzone, a 86 anni, uno degli allenatori più amati nella storia della Roma. “Padre, mister, maestro. Semplicemente Carlo Mazzone. Eternamente grazie, mister“.
Francesco Totti, attualmente in Africa ha voluto salutare sui social l’uomo a cui deve il debutto in Serie A con la maglia giallorossa, a 16 anni. “Sei e sarai sempre nel mio cuore – posta la storica bandiera giallorossa, sul suo profilo Instagram – grazie per tutto quello che hai fatto per me” con tanto di foto commovente che li ritrae abbracciati a bordo campo.
Come un padre
Carletto Mazzone è stato il padre putativo di Totti. Debutto a parte, fu proprio la famiglia del Capitano ad affidare un giovanissimo Francesco, non ancora diciottenne ma già finito sotto le luci della ribalta per il suo sconfinato talento donato da Madre Natura, alle cure di Mazzone.
Storico il siparietto dell’Olimpico, quando in un fine gara era tutti a caccia delle dichiarazioni di un timidissimo Totti, ci pensò proprio Carlo Mazzone a spegnere sul nascere ogni tentativo di intervista con quell’iconico: “A regazzì, vatte a fa la doccia”. Lui, l’allenatore ascolano, doveva preservare un campione senza tempo che avrebbe scritto la storia della Roma, molto più di quelle 307 reti realizzate in giallorosso.