Fronte stadio, nuovi ostacoli per i Friedkin: progetto a rischio | Ecco il motivo
Mentre Mou prepara la trasferta di Verona e i Friedkin sono a Londra per Lukaku, non arrivano buone nuove fronte stadio.
Cuore, batticuore. Giornate intense in casa Roma dopo un’estate passata a sentirsi dire tanti no sul tanto atteso attaccante: da Scamacca ad Alvaro Morata, passando per Arnautovic, Marcos Leonardo e perfino Zapata.
Mourinho ha finalmente Azmoun, che voleva sin dai tempi del suo arrivo nella Capitale. Ha ammesso che arriverà un altro attaccante, ma vuole tutti concentrati per la trasferta del Bentegodi, dove la sua Roma è chiamata a vincere, e convincere, dopo il 2-2 agrodolce contro la Salernitana, all’esordio in Serie A.
“Abbiamo lavorato duro, con molto caldo, in settimana. Abbiamo recuperato Lorenzo e Paulo (Pellegrini e Dybala, al rientro dalle rispettive squalifiche, ndr), abbiamo perso Renato (Sanches) che ha un piccolo problema ma tornerà dopo la sosta. Speriamo di tornare da Verona con 4 punti“.
I tifosi scalpitano per il primo acuto in campionato e aspettano anche buone nuove su Lukaku: i Friedkin in compagnia del fido Tiago Pinto sono volati direttamente a Londra per parlare (prima telefonicamente poi de visu) con Todd Boehly, numero uno dei Blues, assistendo anche al match di Stamford Bridge tra i londinesi e il Bolton.
Non tutto è roseo
In mezzo a tante buone notizie, aspettando i risultati sul campo, i Friedkin dovranno risolvere un bel problema sul fronte stadio, una questione atavica a Roma, che ha colpito un po’ tutti i presidenti giallorosso a cavallo tra il secondo e il terzo millennio.
Gli abitanti del quartiere Pietralata, dove dovrebbe (condizionale sempre d’obbligo) sorgere il nuovo stadio della Roma, sono in rivolta: convinti che un nuovo stadio sarebbe un ulteriore sfregio alla città di Roma, inconcepibile e insostenibile per molte ragioni. Un “inutile capriccio speculativo che porterebbe al consumo di suolo, a costi ambientali e sociali” fanno notare alcuni comitati di quartiere.
Gli ostacoli del cuore
Nonostante il grande passo in avanti con il placet all’interesse pubblico dal Consiglio comunale dello scorso 9 maggio, un provvedimento tanto necessario quanto vincolante per avviare la successiva conferenza dei servizi decisoria, l’area scelta dove far sorgere il nuovo stadio della Roma è stata oggetto di forti critiche dagli abitanti del noto quartiere romano.
Il nocciolo della questione sta nel fatto che l’ex Sdo di Pietralata doveva essere destinata a verde pubblico, ma l’amministrazione capitolina non ha mai negli anni portato a termine il processo di esproprio delle particelle private di terreno, propedeutico alla realizzazione del progetto. Da cui le proteste sul fronte stadio di coloro che non lo vogliono, pronti a nuovi esposti in Procura.