Roberto Mancini massacrato dal collega | Nessuna pietà per l’ex CT
Roberto Mancini è stato presentato in conferenza stampa come nuovo ct dell’Arabia Saudita. Un suo collega lo ha massacrato immediatamente
C’era grande curiosità per la conferenza stampa di presentazione di Roberto Mancini come nuovo commissario tecnico dell’Arabia Saudita, annuncio avvenuto poco dopo le sue fulminee dimissioni da allenatore della Nazionale Italiana, alla vigilia di due delicate partite, previste per inizio settembre, che decreteranno la partecipazione degli azzurri ai prossimi Europei previsti per giugno 2024.
L’ex bomber di Lazio e Sampdoria ha dichiarato di avere ricevuto la chiamata da parte della federazione araba solo dopo la scelta di dimettersi da tecnico dell’Italia e si è detto motivato e deciso ad affrontare questa nuova sfida della sua carriera.
L’obiettivo è quello di qualificare i sauditi al prossimo Mondiale, operazione che è fallita con l’Italia, unico vero rammarico dei suoi oltre quattro anni come allenatore degli azzurri, con l’apice raggiunto con la conquista dell’ultimo Europeo.
Ad aver contribuito ad accettare la proposta è stato sicuramente il fattore economico dato che Mancini diverrà l’allenatore più pagato del mondo con oltre 70 milioni di ingaggio netti in tre anni, cifre da capogiro.
Claudio Ranieri e la dura critica alla scelta di Roberto Mancini
Al termine della gara contro l’Inter, terminata con una sconfitta per 2 a 0, il tecnico del Cagliari Claudio Ranieri è intervenuto per alcune interviste e ha detto la sua su Roberto Mancini, senza peli sulla lingua ma con la solita trasparenza e classe che lo contraddistinguono.
Queste le parole dell’allenatore romano: “Non avrei mai accettato di allenare la nazionale araba. Ho ancora degli stimoli diversi rispetto ai soldi. Dopo il Cagliari la mia carriera si interromperà, mi sembra bello avere iniziato e finire qui“.
Il Cagliari di ritorno in Serie A, l’obiettivo è salvarsi
Dopo un anno di Purgatorio in Serie B il Cagliari è tornato nella massima serie italiana. Una squadra in larga parte rinnovata rispetto a quella che ha vinto i playoff, con l’innesto di molti giovani prospetti che provano ad esplodere in Sardegna.
Da tenere d’occhio è la punta Oristano mentre a confezionare le reti per la salvezza ci penseranno Lapadula e Pavoletti, due bomber che sanno come buttarla dentro e che hanno contribuito alla promozione. La società ha investito circa 20 milioni di euro sul mercato e spera che questi possano bastare per garantire la permanenza in A.