“Siamo stati obbligati”: Tiago Pinto spiega l’addio | Non c’è stata altra scelta
Il general manager della Roma ha spiegato il motivo dietro alcune logiche di mercato, durante un dibattito al Thinking Football Summit.
La sessione di calciomercato si è chiusa ormai da una settimana, anche se nel calcio moderno le date hanno un valore simbolico. Le trattative vengono messe in piedi tempo prima, a volte con mesi d’anticipo, in particolar modo se si tratta di un giocatore il cui contratto scadrà a breve. Dunque, nonostante ufficialmente sia tutto chiuso, in realtà il mercato non si ferma mai.
Per la Serie A l’estate non ha portato scossoni particolari, anzi è stato confermato il trend di decrescita e spending review. Ad esclusione del Milan, nessuna squadra ha investito più di quanto abbia incassato, nonostante siano state effettuate cessioni corpose (Onana, Kim, Hojlund e Tonali, su tutti). All’interno di un contesto già complesso, si è inserita la situazione della Roma, tutt’altro che semplice.
Tra i paletti del Fair Play Finanziario e la mancata qualificazione in Champions League, i giallorossi hanno dovuto programmare la stagione sapendo a monte di dover racimolare prima (almeno) 30 milioni di euro di plusvalenze, pena sanzioni più o meno pesanti da parte dell’UEFA.
Non è stato un lavoro facile, ma alla fine si può dire che, tutto sommato, il lavoro di Tiago Pinto sia stato importante. Fare mercato senza quasi spendere nulla è stata una missione impossibile, portata splendidamente a termine.
Un altro lavoro
Il general manager della Roma è intervenuto al Thinking Football Summit a Oporto, durante il quale ha spiegato come sia cambiata la figura del direttore sportivo e il perché di alcune dinamiche di mercato.
«Noi direttori sportivi ormai siamo al 50% direttori», ha dichiarato. «Quest’anno siamo stati obbligati a ricavare denaro dalla vendita dei giovani. Quando cominci l’anno in negativo, hai solamente un modo per mettere a posto le cose: vendere giocatori».
Cessioni
Il portoghese fa riferimento alle varie trattative che ha dovuto mettere in piedi entro il 30 giugno 2023 che hanno coinvolto diversi giovani, per evitare di dover mettere sul mercato pezzi pregiati della rosa. Alla fine, comunque, un giocatore importante è stato ceduto: Roger Ibañez in Arabia Saudita per oltre 30 milioni di euro.
Prima che, però, si chiudesse il bilancio 2022-23, la Roma ha avuto bisogno di mettere a posto i conti e l’ha fatto cedendo, ad esempio, Filippo Messori e Cristian Volpato al Sassuolo per 10 milioni, Benjamin Tahirovic all’Ajax per 7.5 milioni.