“Sarò sempre vicino ai tifosi della Roma”: se ne va un pezzo di storia giallorossa | Grave lutto
Proprio nella settimana di grande entusiasmo in casa Roma, arriva una notizia che spezza l’incantesimo e mette tanta tristezza.
La Roma che si appresta a debuttare in Europa League è una squadra che finalmente si è sbloccata, ha vinto e convinto passando sui resti di un Empoli in grave crisi, fanalino di coda senza ancora aver segnato un gol e con Andreazzoli che ha preso il posto dell’esonerato Paolo Zanetti.
Mourinho non si esalta affatto per il 7-0, una rondine d’altronde non fa primavera di suo, figuriamoci alle porte dell’autunno. Lo Special One, però, si aspetta conferme dalla trasferta moldava di Tiraspol, alla Sheriff Main Arena.
“La finale di Budapest non l’abbiamo persa, lo ripeterò fino all’ultimo giorno della mia carriera, ma ora ripartiamo da zero – ha detto lo Special One – oggi l’obiettivo è qualificarsi alla prossima fase. Nella passata stagione abbiamo iniziato con una sconfitta che ci complicò non poco le cose. Stavolta deve essere diverso”. Idee chiare, però, chiarissime. “Gioca Karsdorp e Svilar in porta“.
Giocheranno sicuramente Mancini, Llorente e Ndicka, ma non vi dirò che saranno gli attaccanti. Vincere il girone sarebbe molto importante”. Ancora lunga la lista degli infortunati: Pellegrini e Aouar non hanno recuperato dai rispettivi infortuni, out insieme a Abraham e Kumbulla, oltre a Kristensen e Azmoun, non presenti nella lista UEFA giallorossa.
In ricordo di un grande campione
La settimana del rilancio, però, è stata smorzata dalla scomparsa di un pezzo di storia giallorossa: Severino Lojodice, spentosi a 89 anni. Una carriera snodatasi tra Cremonese e Roma, Juventus, Sampdoria e Brescia. Cinisello e Pro Sesto. A Roma tre stagioni che hanno lasciato un grande ricordo tra i tifosi giallorossi.
Arrivò a Roma da rivelazione del campionato cadetto di allora, negli anni 50, quasi come una scommessa. Una scommessa vinta, visto un curriculum vitae in giallorosso da 96 presenze e 24 gol. “Che fosse un giocatore di alto livello, la Roma se ne accorse subito”. Lo ricorda così il club capitolino.
Quella doppietta al Real Madrid
Un bel coccodrillo quello della Roma, tra aneddoti e retroscena. “Neanche il tempo di presentarsi ai nuovi compagni, salutare Giacomo Losi che era stato con lui alla Cremonese, che, prima di giocare col Real Madrid, gli viene recapitato un telegramma che gli annuncia la nascita della figlia. Il tecnico Sarosi gli dice che, se vuole, può anche non giocare”.
Ma Severino Lojodice preferisce scendere in campo. E mai scelta fu più azzeccata. “La Roma batte 2-1 i campioni d’Europa del grande Alfredo Di Stefano con una doppietta di Severino Lojodice“. RIP.