“Vuole rimanere alla Roma”: annuncio sorprendente | Al lavoro per il trasferimento definitivo
A Roma ci si interroga sul futuro di Renato Sanches dopo l’ennesimo infortunio. Ma non solo: quanto calciomercato.
Quindici infortuni muscolari in tre anni. Ecco spiegata la carriera di Renato Sanches, volendo ecco perché ha lasciato Parigi e quel Paris Saint Germain che soltanto nel 2022 lo aveva preso a suon di milioni sbaragliando la concorrenza, con tanto di contrato quinquennale.
Due indizi non faranno una prova, ma il secondo guaio fisico in nemmeno un mese del centrocampista portoghese aver fatto esplodere un caso, con l’aggravante di un Mourinho sconfortato, che nel dopo-gara della trasferta moldava si è lasciato andare a un preoccupante: “Renato Sanches purtroppo è questo, è sempre a rischio, e il motivo è difficile da capire”.
Gli infortuni non si contano più, o forse sì: con quello in Europa League, infatti, il numero di infortuni muscolari accusati dall’ex centrocampista della nazionale lusitana dall’inizio della stagione 2020/21 ad oggi, è salito a quindici: una cifra preoccupante per un giocatore di appena 26 anni.
Tutto cominciò nella stagione 2016/17, ai tempi del Bayern Monaco e di un infortunio alla coscia diventato minimo comun denominatore della sua carriera, in quel caso rimase out per ben 59 giorni.
Renato Sanches, una reazione a catena
Cambiando l’ordine dei campionati, il risultato non cambia: anche in Premier Renato Sanches salta 151 giorni per due infortuni, sempre alla coscia. Torna in Bundesliga dopo in prestito e resta ai box per due settimane.
Sono addirittura cinque gli stop che Renato Sanches patisce nella sua esperienza francese al Lille. Al Paris Saint Germain è già storia nota: normale che alla Roma c’è chi si interroga se davvero sia il caso puntare su di lui. C’è chi, invece, giura amore eterno.
Roma nel presente e nel futuro
“Il suo obiettivo è quello di fare bene per poi restare a Roma”. Parola di Andrea Pellegatti dell’agenzia Epic Sports, che ha portato in estate Sardar Azmoun in giallorosso: “Si è subito ben immerso nell’ambiente, con i compagni, l’allenatore e la società. Ha sempre sognato di essere allenato da Mourinho. È stato un traguardo importante. Sta a lui ora rilanciarsi dopo una stagione difficile”.
Ma chi è veramente Azmoun, quello scialbo del Bayer Leverkusen o quello pimpante dello Zenit? L’identikit è presto tracciato: “Sandar è un giocatore polivalente che può giocare sia come numero 9 che coesistere con Lukaku – assicura Pellegatti – così come può coesistere con Dybala ed anche con Belotti, Abraham ed El Shaarawy”.