Zaniolo-Roma, colpo di scena: “È stato lui a volermi” | Tifosi increduli
Lasciato il Galatasaray e volato in Premier League, Nicolò Zaniolo è tornato a parlare della Roma lasciando tutti a bocca aperta
E’ andato via da Roma tra mille polemiche, con tanto di rottura sia con lo spogliatoio sia con la società. Il Bornemouth era venuto a prenderlo nella Capitale lo scorso febbraio, con 30 milioni in mano, un toccasana per le casse giallorosse.
Ma Zaniolo non ci volle neanche parlare con gli inglesi (strano il destino a volte), pensava al Milan, a un certo punto si immaginava che la Juve lo potesse prendere. Ma i Friedkin puntarono i piedi, volevano quei trenta milioni di euro, non se ne fece nulla con nessuna italiana.
Zaniolo alla fine dovette, gioco-forza, accettare la corte del Galatasaray, per la Roma il minore dei mali, incassò 16,5 milioni di euro (il 15% da contratto spettava all’Inter) per la sua cessione a titolo definitivo. Si lasciò male Zaniolo con la Roma, a conti fatti un gran peccato per entrambi.
Esordio col botto in Turchia, da subentrante decise la sfida dei giallorossi di Istanbul contro il Kasımpaşa, per chiudere la stagione con il titolo nazionale e un bottino di cinque reti in dieci partite. Chissà se le ultime in Super Lig.
Niente ritorno in Italia, welcome to Premier
Si è parlato molto di Zaniolo questa estate. Sia il Milan sia Juventus ci hanno riprovato, ma Roma e Galatasaray hanno gli stessi colori, e a quanto pare lo stesso concept sul centrocampista offensivo della Nazionale, convocato da Spalletti senza remore.
Nessuno sconto da parte dei turchi, che alla fine lo hanno ceduto soltanto a titolo temporaneo, ma alle loro condizioni, in prestito con diritto di riscatto all’Aston Villa, grazie allo zampino di Monchi, il direttore sportivo che peraltro lo portò a Roma.
Un’opportunità troppo grande per lasciarsela sfuggire
“Non me l’aspettavo, al Galatasaray mi avevano detto che ero parte del progetto, che avrei giocato la Champions League”. Così parlò Zaniolo in una lunga intervista a SKY. “Mi ha chiamato Monchi per dirmi di questa possibilità, l’ho presa al volo perché era un’opportunità troppo grossa per me. La Premier si addice alle mie caratteristiche più che la Serie A”.
Astio e acredine che hanno contraddistinto l’ultimo periodo nella Città Eterna non ci sono più, sia la Roma sia Zaniolo ci hanno messo una pietra sopra. Restano i bei ricordi. “Se ripenso a quello che abbiamo fatto con la Roma in Conference League, è stato fantastico. Siamo partiti per vincerla, ma ma quando parti per vincerla non sempre puoi mantenere le aspettative. Abbiamo fatto un grande percorso, il trofeo di Tirana lo porterò sempre nel cuore”.