Ultim’ora Roma, dopo l’esonero ammette le colpe: “Non sono stato in grado di…” | Era l’unica soluzione
Dopo l’esonero il tecnico ha espresso il suo pensiero sulle motivazioni che lo hanno allontanato dalla panchina giallorossa
Alzi la mano chi avrebbe scommesso che si sarebbe arrivati al derby amarcord tra Roma e Frosinone, con i ciociari a nove punti in classifica e i giallorossi a cinque. Braccia alzate non se ne vedono.
Alzi la mano chi avrebbe puntato qualche euro su un eventuale esonero dello Special One prima di quello di Eusebio Di Francesco, che si presenta nello stadio che gli ha dato tante gioie (l’eliminazione del Barcellona e una semi di Champions League) e senza nessun pensiero. Anche in questo caso non si vedono mani alzate. Era impossibile pensare a questa situazione.
Un derby capovolto quello dell’Olimpico. Il Frosinone sorpresa di questo scorcio di campionato, Roma assoluta delusione; una in zona Europa (anche se siamo soltanto all’inizio), l’altra in zona retrocessione. Il risultato finale ha dato tuttavia ragione ai giallorossi, che nonostante la vittoria rimangono sotto alla squadra di Di Francesco in classifica.
Qui Roma, Mourinho si difende
“Non sono io il problema: durante questa estate, nel periodo delle vacanze ho avuto la più grande, la più pazza offerta di lavoro che un allenatore abbia mai avuto nella storia del calcio e l’ho rifiutata per la parola ai miei giocatori, ai Friedkin e ai tifosi”.
Mourinho si è difeso così nel pre-gara della sfida contro il Frosinone, consapevole di voler migliorare questa situazione, ma anche dei rischi che corre nel continuare a non svoltare.
Qui Frosinone, Di Francesco non dimentica
“Vedere quel pubblico farà tanto piacere ma sono concentrato solo sul Frosinone”, ha affermato nella conferenza pre-partita. Eusebio Di Francesco ha tutt’altro umore rispetto allo Special One. È innanzitutto sereno per quei nove punti che gli permettono di lavorare senza pensieri e, soprattutto, senza la necessità di dover far punti per forza.
E poi, oltre che un derby, per lui è stato un amarcord. “L’amore per la Roma rimarrà intatto – ha detto il pescarese – sarà una partita molto difficile. Conosco bene l’ambiente di Roma e sono convinto, che nonostante gli ultimi risultati negativi, il pubblico sosterrà la squadra come sempre. Mourinho è un grandissimo allenatore, è passato attraverso tante difficoltà e sa come gestire queste situazioni”. Il passato, però non si può dimenticare. Impossibile: 101 presenze da giallorosso con uno scudetto conquistato, 87 partite da allenatore con una semi di Champions League ottenuta, con tanto di impresa col Barça. È a questo punto che ha speso alcune parole circa il suo esonero dalla Roma: “Il secondo anno è finita perché non sono stato in grado di gestire al meglio la situazione mentalmente“.