Esonerato con grande riconoscenza: “Sfiorata un’impresa memorabile” | Il suo ricordo sarà indelebile
La sosta è l’occasione per riposarsi, per sperare che non arrivi il Virus UEFA (e FIFA) o per esonerare (con grande riconoscenza) un allenatore.
In Serie A era già successo durante la prima pausa per gli impegni della Nazionale di Spalletti nelle qualificazioni a Euro 2024. Stanco di perdere senza segnare reti e complice autogol pazzeschi durante la sessione di mercato estiva, l’Empoli è stata la prima a cambiare.
Via Zanetti, dentro Aurelio Andreazzoli, uno che conosce bene la piazza e che ha smosso la classifica (un successo e un pari) nonostante i piani strategici tutt’altro che competitivi (in tema soprattutto di scelte di mercato) da parte della dirigenza biancazzurra.
Altro giro, altra sosta, altro esonero. Stavolta è toccato a Paulo Sousa, da tempo sotto osservazione e con un ruolino di marcia che parla da solo: zero vittorie, tre pareggi, quattro gol fatti e 17 subiti, in soldoni Salernitana penultima. Via Paulo Sousa, dunque, confermate tutte le indiscrezioni degli ultimi giorni.
Arriva Filippo Inzaghi, o meglio torna in Serie A Superpippo. L’ex campione del mondo a Germania 2006, reduce dalla stagione in Serie B con la Reggina, ha firmato un accordo fino al prossimo giugno.
Serie B, ne saltano due in un colpo solo
Tra i cadetti non c’è la sosta, ma l’aria del cambiamento è arrivata a Lecco. I lariani hanno deciso di sollevare dall’incarico Luciano Foschi, 56enne di Albano Laziale, lo scorso anno capace di portare i lombardi alla promozione in Serie B.
Un punto in sei partite e l’ultimo posto in classifica, al netto di partite in meno rispetto alla grande delusione di questo scorcio di stagione, la Sampdoria di Pirlo, anche in questo caso confermano le motivazioni che hanno costretto il Lecco a cambiare la guida tecnica, che dovrebbe passare nelle mani di Zaffaroni, una stagione fa in Serie A con l’Hellas Verona. Ma non c’è solo il Lecco a cambiare.
Bari, dalle stelle alle stalle
Dopo 9 giornate finisce anche l’esperienza di Michele Mignani sulla panchina del Bari. Non uno qualsiasi, però, ma colui che aveva riportato i Galletti in B e sfiorato quella Serie A persa dopo lo spareggio playoff contro il Cagliari.
Anche qui i risultati parlano chiaro: una vittoria, sette pareggi e una sconfitta. “Al tecnico di Genova – si legge in uno stralcio della nota – va un sentito ringraziamento per la professionalità e la dedizione dimostrata ogni singolo giorno alla guida dei biancorossi condotti trionfalmente alla conquista di una promozione in Serie B, fino ad arrivare ad un passo dal centrare un’impresa memorabile nella scorsa stagione”. Il Bari lo ringrazia così, chissà se Dela farà la stessa cosa con Rudi Garcia. Viene da chiedersi, chissà se il francese arriverà alla prossima sosta come allenatore del Napoli.