Addio Roma, la sua esperienza dura appena un anno | Sacrificio indispensabile
La sosta è l’occasione per fare il punto della situazione sul mercato, in vista di gennaio. Prima le uscite, poi le entrate.
Nella settimana in cui lo scandalo dei giocatori-scommettitori potrebbe aumentare a livelli qualitativi e quantitativi preoccupanti per il movimento calcistico italiano (chissà se altri dopo Fagioli, Zaniolo e Tonali), in casa Roma si fa la quadra sui cosiddetti pericolanti.
Quelli che potrebbero superare le forche caudine del mercato gennaio, oppure essere sacrificati in nome del nuovo che avanza. Sì perché Tiago Pinto ha un’agenda che comincia a infoltirsi di nomi, soprattutto per quel reparto che sta dando più problemi a Mourinho, la difesa.
Gli acciacchi di Smalling, l’infortunio di Kumbulla e quello di Llorente. Un Ndicka, finora, tutt’altro che coinvolgente, normale che Tiago Pinto stia cercando in quel reparto. I nomi più gettonati?
Dier del Tottenham, Boateng che ha fallito il provino con il Bayern Monaco, Phil Jones che ha già lavorato con Mourinho ai tempi del Manchester United, senza dimenticare l’ex Samp Moustafi. E non solo.
Tiago Pinto sfoglia la margherita
La Roma non farà molto nel marcato invernale, non può perché Tiago Pinto ha lo stesso problema estivo, deve fermarsi ai paletti imposti dall’UEFA. Però Oumar Solet è un difensore che i giallorossi hanno già seguito nel calciomercato estivo.
23 anni e non sentirli. Cresciuto nel settore giovanile del Laval, debutta giovanissimo in prima squadra nel 2017. Lione in Francia prima del passaggio, a titolo definitivo, al Salisburgo, dove gioca tutt’ora. Solo difensori? Sbagliato.
La Roma e un mercato sostenibile
Non è detto che la Roma non faccia qualcosina a centrocampo (visti i problemi reiterati di Renato Sanches e soprattutto quel Pellegrini che da circa un annetto si trascina noie muscolari al flessore che non gli dato tregua). Oppure in attacco. Sì perché per quanto Mourinho si era interessato a lui sin dal primo anno in cui ha messo piede a Roma, Azmoun fin qui non ha trovato nessuno spazio per mettere in luce le sue qualità.
Certo, l’infortunio con cui è sbarcato nella Capitale non ha facilitato l’inserimento dell’ex attaccante del Bayer Leverkusen, per questo le prossime settimane potrebbero essere decisive. Se dovesse essere confermato l’andazzo, Azmoun potrebbe esser sacrificato a fine stagione per far cassa, in modo da scongiurare eventuali cessioni di top player giallorossi. L’alternativa? Cederlo a gennaio, sempre in nome del tanto famigerato mercato sostenibile.