La notizia è gravissima, per il tecnico un risveglio agghiacciante | È successo tutto nella notte
Calcio sotto choc, ma non solo per i giocatori scommettitori. Una notizia gravissima anche per un allenatore italiano in questa sosta per le nazionali.
Ne sono successi di fatti (gravi) in questa sosta per le nazionali dilaniata dalle accuse di Corona, alcune con relativi indagati, altri per il momento no. Pena tra l’afflittivo e l’educativo per Nicolò Fagioli.
Grazie alla collaborazione con la Procura il centrocampista bianconero che è tornato a parlare via social, prima di chiudere i suoi account, se l’è cavata con sette mesi di squalifica e altri cinque alleviati in prescrizioni alternative: una sentenzia che ovviamente divide.
La stessa, forse poco più che potrebbe essere comminata anche a Sandro Tonali, ascoltato nel frattempo dalla Procura. Stessa linea di Fagioli, con la differenzia sostanziale che il centrocampista rossonero avrebbe ammesso di aver scommesso sul Milan, da rossonero.
Poi toccherà a Zaniolo, l’unico per il momento che ha scelto una linea diversa, non di collaborazione nel senso che l’ex Roma ha ammesso di aver giocato su piattaforme illegali, ma non nel calcio. Che se così fosse, gli eviterebbe la squalifica sul campo. Ma in questa sosta non è accaduto solo questo.
Da Belgio-Svezia alla Croazia: incubi socio-politici
In questa pausa si è tornato a parlare di terrorismo: Belgio-Turchia sospesa per l’uccisione di due tifosi svedesi, da parte di un volto noto della polizia belga che avrebbe proferito le famigerate parole Allah Ákbar. E ancora.
La polizia croata ha arrestato 12 persone per slogan ustascia (molto vicini al nazismo) durante la partita Croazia-Turchia, ad Osijek, valida per le qualificazioni al prossimo campionato europeo, ovviamente con scontri annessi.
Il dramma di Gennaro Gattuso
“Malus in fundo”, alla sorella di Gattuso hanno bruciato l’auto pochi giorni fa. Un incendio di natura dolosa da parte di persone ancora non identificate a Corigliano-Rossano, in provincia di Cosenza. Secondo una primaria ricostruzione da parte degli inquirenti, si starebbe seguendo dell’intimidazione, anche se non escludono, al momento, alcuna ipotesi.
Isa Gattuso è stata in passato consigliere comunale di Corigliano prima che il centro del Cosentino si fondesse con quello di Rossano. “Sono fiducioso nell’operato delle Forze dell’Ordine per assicurare alla giustizia i criminali che si macchiano di questi atti”. Così il Sindaco del comune calabrese, Flavio Stasi: “Voglio esprimere la mia solidarietà – conclude, sempre sulle colonne dell’Eco dello Jonio – insieme a quella di questa Amministrazione, nei confronti di Ida Gattuso e della sua famiglia”.