“È stata una cosa penosa”: Francesco Totti tirato in ballo | Il dolore di una città
Parole pesanti sul capitano storico della Magica, che lasciano sbalorditi i tifosi e tutto l’ambiente romanista.
Francesco Totti si sa, è il simbolo assoluto della Roma. L’ex numero 10 è sempre al centro dei gossip e delle voci su un suo possibile ritorno in giallorosso nei panni di dirigente, cosa che piacerebbe tantissimo ai tifosi, desiderosi di rivedere il proprio idolo all’interno del club.
Questa chance però al momento non è ancora arrivata, e sia il campione del mondo 2006 che il popolo giallorosso dovranno ancora aspettare.
Di recente però è arrivato un duro attacco nei confronti del simbolo romanista, tirato in ballo dalle recenti dichiarazioni che hanno addolorato una città intera
Le parole su Totti
Di recente Walter Sabatini, ex direttore sportivo della Roma, è intervenuto ai microfoni di Cronache di Spogliatoio. Il dirigente ha affrontato diversi temi, tra cui quello dell’addio al calcio di Francesco Totti. Il numero 10 storico giallorosso infatti si è ritirato proprio quando il ds ricopriva la carica nella Capitale, e lo stesso Sabatini ha raccontato la situazione attorno al Pupone in quel periodo. Di seguito le sue parole, che dimostrano come, anche secondo lui, il capitano avrebbe meritato maggior rispetto.
”Gestirlo in quella fase è stata una cosa penosissima perché tu vedevi il campione che declinava verso un rendimento che non era più da lui ed è una cosa che non sopportavo. I campioni devono finire quando sono campioni e non quando cadono correndo. Io ero molto preoccupato di quello e del fatto che lui non potesse più proporre il suo calcio, invece continuava a farlo e andava gestito con un pochino più di sensibilità. Se lo sarebbe meritato”.
L’aneddoto su Totti e Nainggolan
Sabatini poi, dopo aver elogiato Totti sia dal punto di vista calcistico che da quello umano, ha raccontato un aneddoto su di lui e su Nainggolan.
”Un campione incommensurabile. Mai più nella vita, né prima né dopo, vedrò o avrò visto un giocatore forte come lui. Con lui non arrivavi mai in fondo a un discorso, ti seccava con una freddura prima che il discorso maturasse. Quando gli ho detto ‘Francesco è colpa tua, avresti dovuto marcare stretto Nainggolan educarlo e farlo crescere’ e lui non mi ha risposto ufficialmente e in mezzo al gruppo mi ha detto ‘Direttò ma mica faccio la balia di Nainggolan”.