‘Addio Papu Gomez’: dopo lo scandalo un altro schiaffo | Nessuno sconto per l’argentino
E’ notte fonda per l’ex capitano dell’Atalanta, che dopo essere risultato positivo all’antidoping si prende un altro smacco clamoroso.
Nei giorni scorsi una notizia incredibile ha sconvolto il Monza e, soprattutto, il Papu Gomez. Il campione del mondo argentino, che aveva da poco firmato un contratto con il club brianzolo, è risultato positivo alla terbutalina ad un test antidoping di novembre 2022. Il calciatore è stato squalificato per ben due anni, e, vista l’età avanzata, la sua carriera potrebbe essere praticamente conclusa.
L’attaccante ha provato a giustificarsi tramite un comunicato ufficiale. A quanto pare il 35enne avrebbe assunto per sbaglio uno sciroppo per la tosse utilizzato dal figlio piccolo, nel quale era presente la sostanza vietata. Papu ha poi precisato di aver sempre rispettato i regolamenti, e di non aver mai preso niente per migliorare le sue prestazioni.
Ma le brutte notizie per il fantasista classe 1985 non sono finite qui. Di recente infatti il fantasista della nazionale albiceleste ha ricevuto un altro schiaffo morale, che non fa altro che peggiorare la sua situazione. Nessuna pietà dunque nei suoi confronti, con Gomez che dovrà cercare di superare questo momento difficile.
Buio pesto per il Papu
Durante il match disputato domenica alle ore 12.30 tra Roma e Monza allo stadio Olimpico, vinto per 1-0 dalla squadra di José Mourinho, i tifosi di fede giallorossa hanno appeso uno striscione che recitava ”Adios Papu Gomez”, in riferimento al caso antidoping che lo ha recentemente coinvolto.
Uno sfottò dunque da parte del popolo romanista per quello che è stato un rivale negli anni scorsi, quando militava nell’Atalanta, e che soprattutto non ha rilasciato parole dolci nei confronti della Magica e di José Mourinho in seguito alla finale di Europa League, che Gomez, che giocava per il Siviglia, ha vinto proprio contro il club capitolino.
Gomez, carriera finita?
La carta d’identità dell’argentino parla chiaro, a febbraio prossimo gli anni compiuti saranno ben 36. Considerando che al momento la squalifica da scontare è di due anni, non è da escludere un ritiro del calciatore dall’attività agonistica. Tornare a 38 primavere con ben due stagioni di inattività sulle spalle non è una cosa semplice.
Resta da capire però se il Papu potrà ricevere uno sconto. L’ex Catania e Atalanta infatti farà ricorso, e spera in una riduzione della squalifica, vista la sua buona fede.