“Mi volevo uccidere”: mondo del calcio sconvolto | Per il calciatore un gesto estremo
La sosta delle nazionali, europee e non, ha lasciato strascichi, infortuni gravissimi e un fatto increscioso, diventato virale.
Era una sosta diversa dalle altre. Per l’Italia si trattava di scoprire se avrebbe partecipato ai prossimi Europei in Germania, in programma dal 14 giugno al 14 luglio, Juve e Inter hanno passato questo periodo di pausa per allenarsi, scongiurando infortuni a ridosso del derby d’Italia ad altissima quota, soprattutto pensando alle sfide sudamericane.
Nel primo caso l’Italia ce l’ha fatta, ha finalmente sbrigato la pratica Macedonia del Nord, sfatando il tabù nel suo catino talismano, quell’Olimpico dove ha perso solo una volta in gare ufficiali, contro l’Ungheria nel lontanissimo 1953. A quel punto il sofferto 0-0 a Leverkusen contro l’Ucraina ci ha fatto staccare il pass per la prossima kermesse continentale, che giocheremo da campioni in carica.
Nel secondo caso non ci sono stati gravissimi infortuni, almeno per Juventus e Inter, e questa è una notizia. Allegri un po’ in ansia per l’acciaccato McKennie, Simone Inzaghi ha perso Bastoni, ma questo già lo sapeva.
In Sudamerica ha fatto notizia (doppia) la sconfitta dell’Argentina di Messi, sorpresa in casa alla Bombonera 2-0 dall’Uruguay, vittorioso grazie alle reti di Ronald Araujo e Darwin Nunez. Ma il 2-0 charrua nel derby sudamericano con più partite nella storia del calcio mondiale, è passato ben presto in secondo piano.
Finisce male alla Bombonera: tutto sui social
A conquistare le pagine di giornali, oltre la nuda cronaca, l’assurda rissa ripresa e spiattellata sui social, diventata ovviamente virale. Tutto nasce da un fallo proprio di Leo Messi, che fa saltare i nervi a molti uruguaiani.
Parte il parapiglia: spintoni, mani sul collo, Rodrigo De Paul e Mathias Olivera i più nervosi. Messi a fine gara era più imbestialito per la rissa che per il risultato negativo per i campioni del mondo, comunque saldamente primi nel girone sudamericano delle Qualificazioni Mondiali. “Con l’Uruguay va sempre così. Preferisco non dire quello che penso, ma questa gente deve imparare dai calciatori più anziani il rispetto”.
Ugarte e De Paul, il retroscena
A mente fredda Manuel Ugarte capisce subito di essere andato oltre: “Non mi sono reso conto sul momento di ciò che è successo. A fine gara mi hanno detto che il mio gesto era diventato virale: volevo uccidermi. Non ho più parlato con De Paul ma chiedo scusa”.
Anche Rodrigo De Paul alla fine ci mette una pietra sopra dopo il gesto fatto da Ugarte nei confronti proprio del centrocampista dell’Atletico Madrid, mimando il gesto della fellatio. “È stata una cosa stupida – ha tagliato corto l’ex Udinese, resta in campo, non importa. Mi piace parlare di calcio: l’Uruguay ha fatto meglio e ora dobbiamo ritrovare la nostra forza”.