Roma, nessuna pace per Mourinho | Lo Special One perde anche lui
Brutto risveglio per il tecnico della Roma José Mourinho, costretto a una rinuncia importante, la panchina è corta
La vittoria contro l’Udinese al rientro dalla pausa per gli impegni delle Nazionali è stata molto importante per la Roma. Contro i friulani, in netta ripresa con l’arrivo del nuovo tecnico Cioffi, è stata una magia di Dybala a scardinare la rocciosa difesa avversaria e garantire i tre punti nel finale prima del goal nel recupero che ha chiuso una partita sino a quel momento in equilibrio.
Approfittando delle concomitanti sconfitte della Fiorentina e dell’Atalanta, impegnate negli scontri diretti rispettivamente contro il Milan e il Napoli, i giallorossi salgono al quinto posto in classifica, occupato insieme al Bologna di Thiago Motta.
Può così iniziare a tutti gli effetti la rincorsa a un piazzamento Champions, obiettivo prefissato dalla società prima dell’inizio di questa stagione e che permetterebbe di chiudere nei migliori dei modi il ciclo con Josè Mourinho in panchina, che probabilmente se ne andrà dalla Capitale il prossimo giugno.
Dopo due sesti posti consecutivi, in parte mitigati dalla conquista di due finali internazionali e un trofeo europeo che mancava da troppo tempo, concentrarsi sul campionato diventa primario per la Roma che cercherà comunque di onorare ogni impegno.
Salvatore Foti squalificato, Mourinho privato del suo consigliere
Mourinho dovrà però fare a meno di Salvatore Foti, secondo allenatore giallorosso e suo fidato consigliere, a causa di una squalifica di due turni, dovuta a un comportamento irrispettoso che ha avuto nei confronti del direttore di gara.
Il tecnico portoghese dovrà prendersi la responsabilità totale delle sue scelte e dei cambi che compirà in partita in corso per cercare di ottenere sei punti che potrebbero portare in alto la sua squadra.
Mourinho e il difficile rapporto nei confronti degli arbitri
A inizio stagione Foti ha sostituito Mourinho a causa della squalifica inflitta all’allenatore romanista dopo la finale di Europa League persa ai calci di rigore lo scorso giugno contro il Siviglia, con polemiche nei confronti dell’arbitro Taylor.
Mourinho si è sempre fatto notare per non tenere nascosto le critiche nei confronti degli arbitri nel caso in cui avvengano delle decisioni che ritiene sbagliate, con dichiarazioni post partita o gesti plateali che sono diventate iconiche già dai tempi in cui era alla guida dell’Inter, poi vincitore di uno storico Triplete.