Allarme Lazio, meno 10 punti in classifica: posizioni ribaltate | La situazione diventa critica
I malumori di Sarri, il caso Vecino e i problemi di Immobile. Tanti crucci per Lotito e una situazione molto critica per la Lazio.
Non è la Lazio dell’anno scorso: lo sa Maurizio Sarri, lo sa Claudio Lotito, lo sanno i tifosi della Lazio. Il passaggio del turno agli ottavi di Champions League è una delle cose più piacevoli per il popolo biancoceleste, se non l’unica.
I malumori di Sarri vanno ben oltre gli attacchi continui a UEFA, FIFA, e al loro aumento esponenziale di partite che stanno provocando una quantità mai vista prima di infortuni. Sarri ne ha un po’ per tutti.
La cessione di Milinkovic Savic non è stata adeguatamente rimpiazzata. Certo, sostituire un giocatore del genere con caratteristiche per certi versi uniche è praticamente impossibile, ma chi è venuto alla Lazio non ha portato nulla, dal punto di vista qualitativo.
Ci mancava il caso Vecino, escluso proprio da Maurizio Sarri alla vigilia della sfida di Coppa Italia della Lazio contro il Genoa, per motivi disciplinari. Ovviamente dietro quella ufficialità ne sono uscite di ogni.
Tutta la verità su Vecino
Sarri e Vecino si conoscono da Empoli, eppure a inizio settimana c’è stato uno scambio di battute poco consono fra il centrocampista uruguaiano e l’allenatore, deve essere volata qualche parola di troppo, altrimenti Sarri non avrebbe mai fatto questa scelta.
“Accetto la decisione presa – posta Vecino sui social – è importante però chiarire che dietro a questa decisione non ci sono la partita con il Cagliari o gli allenamenti. Sono sempre stato una persona sincera, diretta, che dice quello che pensa, ma non ho mai mancato di rispetto a nessuno“.
I numeri non mentono
Il caso Vecino si somma a quello Immobile, fotocopia sbiadita di quello delle scorse annate, volendo peggio dell’anno scorso, quando comunque nonostante i tanti infortuni riuscì ad andare ben oltre la doppia cifra. Ma i numeri non mentono.
La Lazio è la terza peggior squadra se si mettono a confronto le classifiche della passata stagione. Sono ben dieci i punti in men. Peggio hanno fatto ovviamente il Napoli, passato da 38 punti a 24, e l’Udinese, dai 24 punti della scorsa Serie A agli attuali 12. Napoli e Udinese, però, hanno cambiato il proprio allenatore: chi da Rudi Garcia a Walter Mazzarri, chi da Andrea Sottil a Gabriele Cioffi, la Lazio no. Sono chiare le colpe, equamente divise tra le strategie societarie e i giocatori, altrimenti Sarri sarebbe già saltato.