Panchina Roma, ultimo avviso prima dell’addio | Non ci saranno altre chance
Tiene banco come sempre la vicenda legata a José Mourinho, in scadenza di contratto e con un alert scattato.
Tutto e il suo esatto contrario. Questo ad oggi il sentiment attorno al tema caldo e ricorrente della Roma: il futuro del suo allenatore, non un tecnico qualunque, lo Special One José Mourinho, in scadenza di contratto a giugno.
Nei giorni scorsi in molti hanno visto nelle parole di Tiago Pinto, per la prima volta in difesa a spada tratta di Mourinho, una specie di apripista che poteva avvicinare le parti verso il rinnovo. Gazzetta dello Sport si è spinta addirittura oltre.
Secondo la Rosea, i Friedkin sarebbero pronti a trattare. L’ingaggio non pare un problema, l’allenatore portoghese ha rifiutato un’offerta faraonica dall’Arabia pur di rimanere a Roma. I problemi semmai sono altri.
La durata del contratto potrebbe costituire un ostacolo non di poco conto. Perché? Mourinho vorrebbe continuare a lavorare a lungo termine con la Roma, magari con un biennale, mentre sempre per Gazza, la proprietà preferirebbe un rinnovo per un anno, magari con delle clausole legate ai risultati. E poi?
Il Mourinho-pensiero sul rinnovo
Poi arriva Mourinho e spiazza un po’ tutto, almeno sotto il profilo ipotizzato dalla Gazzetta dello Sport. “Io? Pensare io a un futuro insieme? Non ci devo pensare io. Nella mia testa ho tutto molto chiaro e obiettivo”.
Il Mourinho pensiero sul quel tema molto caldo si arricchisce di nuovi spunti, perché ad oggi è tutto un parlare a distanza, nonostante Gazzetta dello Sport sostenga che i Friedkin avrebbero dato mandato agli intermediari quantomeno si sedersi davanti a un tavolo per parlane a quattr’occhi. Ma poi arriva Mou e continua così: “Le dimostrazioni del pubblico mi emozionano, creano più empatia con i tifosi. Ma non devono farlo per me – sottolinea – sono i giocatori che devono sentire l’appoggio. Ma ovviamente li ringrazio“.
Un rinnovo legato ai risultati?
Inevitabile che Mourinho e la proprietà devono vedersi, almeno se c’è un’idea di trattativa. E devono farlo anche con relativa fretta, senza sapere di certo come terminerà la Roma, questa stagione.
C’è chi ha la situazione può chiara, almeno da fuori. È Zibì Boniek, che di recente ha parlato della situazione Roma, affermando che qualora i giallorossi non dovessero né andare in Champions né vincere un trofeo sarebbe probabilmente il caso di cambiare allenatore. Parere credibile, non per la vox populi: loro, i tifosi, hanno deciso da tempo, schierandosi dalla parte di Mou. E questo i Friedkin lo sanno benissimo.