Mondiali di calcio a rischio: lo scandalo attraversa il pianeta | Può saltare la partecipazione
Altri guai per Infantino e la FIFA: un grande scandalo rischia di travolgere i prossimi Mondiali. Ecco cosa sta succedendo.
La sentenza della Corte Suprema dell’UE non è un via libera alla Superlega, piuttosto un alert in piena regola sull’operato di UEFA e FIFA. Questa la conseguenza più importante, che va ben oltre una competizione tutta da costruire.
“Le regole FIFA e UEFA sull’autorizzazione preventiva di tornei come la Superlega sono contrarie al diritto dell’Ue”. Questo il primo punto emerso dalla una sentenza storica. La Superlega è solo una conseguenza di qualcosa di molto più grande.
Secondo la Corte di giustizia Ue “le norme Fifa e Uefa sull’approvazione preventiva delle competizioni calcistiche interclub, sono contrari alla bassa concorrenza e alla libera prestazione dei servizi. Allo stesso modo, le norme che attribuiscono alla Fifa e all’Uefa il controllo esclusivo sullo sfruttamento commerciale dei diritti relativi a tali competizioni sono tali da restringere la concorrenza, data l’importanza per i consumatori dei media e i telespettatori nella Comunità europea”. È qui il nocciolo della questione: un potere enorme che FIFA e UEFA non possono avere.
All’orizzonte un altro scandalo
A differenza di Ceferin, che ha puntato il dito nei confronti della Superlega, per Infantino la sentenza non cambia nulla: “Continueremo a produrre i migliori tornei – assicura il numero uno della FIFA – i più spettacolari, quelli con maggior senso; e a sviluppare il calcio in ogni angolo del mondo attraverso programmi di solidarietà assicurandoci che i meno fortunati possano beneficiare da queste competizioni”.
Intanto, però il capo della FIFA usa il pugno duro nei confronti del Brasile. Sì, proprio la nazionale più blasonata al mondo, quella che – condizionale d’obbligo – dovrebbe passare nelle mani di Carlo Ancelotti, al termine della stagione.
Cosa sta accadendo
FIFA e Conmebol hanno scritto una lettera al vetriolo alla federcalcio verdeoro minacciando di sospenderla se non risolverà in tempo brevi la questione relativa alla sua presidenza. Una sospensione che potrebbe portarla all’esclusione non solo dei club dalle competizioni internazionali, ma anche della Canarinha.
Anche in questo caso il nocciolo della questione riguarda Ednaldo Rodrigues, ex capo della CBF rimosso da tale incarico dalla sentenza della Corte di Giustizia di Rio de Janeiro, causa presunte irregolarità nella sua elezione, date in primis dall’intervento di poteri esterni, non ammissibili secondo le norme vigenti.
FIFA e Conmebol invieranno una delegazione a Rio de Janeiro il prossimo 8 gennaio per cercare di trovare una soluzione alla crisi, invitando nel frattempo chiunque ad esimersi da iniziative, specie in merito a nuove elezioni. Un’altra partita aperta.