Allarme Roma, terremoto dopo il rigore: “Se va fuori dalla Coppa…” | Ecco cosa sta succedendo
Un gran polverone ha alzato quel rigore, sui social ma non solo. Scatta l’allarme in casa Roma: tutto ciò che sta succedendo.
A fine gennaio si chiuderà di fatto un ciclo alla Roma dei Friedkin, dal momento che la proprietà giallorossa deve non solo cercare dei rinforzi per una squadra, quella di Mourinho, impegnata nella corsa per un posto Champions League.
Serve anche un nuovo direttore sportivo, o meglio general manager, il ruolo che Tiago Pinto ricoprirà fino al 31 gennaio, l’ultimo giorno di calciomercato. Tre lunghi anni, intensi ma difficili per il portoghese, abituato a vincere e ad alzare trofei.
A Roma, invece, tante difficoltà. Spesso schiacciato dalla presenza mediatica di Mourinho e dal complesso rapporto con il suo connazionale, Special One, ha dovuto fare da megafono di una società silente, per stesso volere dei Friedkin, incarnandone però la sobrietà nei giudizi e nei commenti.
Sotto la sua gestione, però, la Roma ha disputato due finale, vincendo la Conference League. Anche se i tifosi giallorossi non gli hanno mai perdonato molti acquisti sbagliati, vedi Vina e leggasi Shomurodov. E ancora: la gestione di Zaniolo, svenduto a poco, il mistero dell’acquisto di Renato Sanches, solo per fare qualche nome. Vero è che Tiago Pinto ha dovuto barcamenarsi con un muro invalicabile, quel settlement agreement, che ha limitato il suo lavoro, fino quasi a renderlo impossibile.
Di notizia in notizia
Ma a Roma non si parla soltanto di Tiago Pinto, del difensore che il portoghese ha promesso di portare da Mourinho, o del successore stesso del general manager portoghese, tra i papabili si parla di un ritorno di Massara.
Tiene banco quel discusso rigore che ha permesso alla Roma di piegare la Cremonese, qualificandosi per i quarti di finale di Coppa Italia, dove incontrerà la Lazio, nel derby di mercoledì prossimo alle 18.
Un vespaio di polemiche
“Sernicola non tocca Spinazzola”. L’ha toccata piano Ilario Di Giovambattista di Radio Radio, per non parlare dei social, in molti giudicato folle la decisione presa da Pairetto, senza l’intervento del VAR. In molti si sono schierati contro quel penalty, che lo stesso Mourinho ha giudicato un “rigorino”.
“Se la Roma andava via dalla Coppa Italia sarebbe successo qualcosa – continua Di Giovambattista – Lukaku senza il gol è da 2. Ho visto una Roma con Dybala e un’altra senza. Forse non dovrebbe servire Dybala per battere la Cremonese”. Certo è che quel vespaio di polemiche per quel rigore hanno offuscato (un po’) una Roma ancora alla ricerca di se stessa.