“Non resterà alla Roma”: dopo Pinto tocca anche a lui | Si rompe la colonia portoghese
Tiago Pinto potrebbe non essere l’unico portoghese a lasciare la Roma. La colonia lusitana potrebbe lasciare la Capitale.
Più che l’arrivo del talentuoso ma acerbo Huijsen in prestito dalla Juventus, in casa Roma non si è ancora sopito l’eco delle sorprendenti dimissioni di Tiago Pinto, effettive da febbraio. Sorprendenti per le tempistiche, visto che era quasi scontato che con il general manager portoghese si potesse arrivare almeno fino a giugno.
Giugno, invece, è un rebus per la Roma, che dovrà proprio in quel mese risolvere delle vere e proprie grande, che vanno dal rinnovo in primis di Mourinho, a quello di Spinazzola, fino ad arrivare all’affare Lukaku, che dovrà essere riscattato senza l’ausilio del Decreto Crescita. Ora, però, ci si deve aggiungere anche il nuovo direttore sportivo.
Secondo Gazzetta dello Sport al vaglio ci sarebbero tanti profili. Quello di Frederic Massara sarebbe un volto conosciuto a Trigoria e per questo in pole. Interessa anche François Modesto, attualmente al Monza: ha già lavorato con Lina Souloukou, CEO giallorosso, all’Olympiacos.
Nel casting per il successore di Tiago Pinto, ci sarebbe anche il nome di Javier Ribalta, che lasciato il Marsiglia di recente. Via-via tutti gli altri da Charles Gould a Christopher Vivell (secondo Repubblica) con un passato al Chelsea, Lipsia e Salisburgo. La sorpresa può essere Federico Cherubini.
Via i portoghesi
La sensazione è che Tiago Pinto non sarà l’unico portoghese a lasciare Roma. Il principale candidato è Renato Sanches, nuovamente infortunato nella settimana che porta al crocevia Champions League, all’Olimpico ma contro la pericolosissima Atalanta.
Renato Sanches si è fermato di nuovo, stavolta per un trauma distorsivo alla caviglia sinistra, anche se di fatto non si ricorda l’ultima volta che è stato ok il centrocampista di proprietà del Paris Saint Germain. Una delle topiche di Tiago Pinto, che verrà rispedito al mittente a fine stagione, anche se la voglia è di disfarsene a gennaio. Magari.
La questione Mourinho
Mourinho sì, Tiago Pinto no. Questo sperava la piazza. “Tiago Pinto non resterà alla Roma”. Lo avevano già sussurrato le radio romane, la seconda situazione quindi è accaduta per davvero, il problema è la prima. Lo Special One per il momento sta guardando indirettamente l’epurazione dei portoghesi da parte della proprietà.
È impegnato su tre fronti: in campionato sta battagliando per un posto Champions, in Coppa Italia ha il derby con la Lazio, in Europa League di nuovo il Feyenoord, ma chissà cosa ne pensa davvero di questa situazione. Una Roma senza futuro ben preciso e senza Decreto Crescita, potrebbe fargli cambiare idea. E a quel punto sarebbe lui ad andare via, senza aspettare una società che deve ancora rinnovargli il contratto.