Ecco il nuovo DS: “Scelto a immagine di Mou” | Per la Roma è il massimo
I Friedkin alla ricerca del successore di Tiago Pinto, che a febbraio lascia ufficialmente. Per Mourinho è il massimo.
Tre i crucci della Roma in questa finestra invernale di calciomercato. Nell’immediato, l’arrivo di Dean Huijsen, per quanto più che positivo il suo debutto all’Olimpico contro l’Atalanta, non basta per completare un reparto arretrato sotto organico.
Smalling era in tribuna a Roma-Atalanta e non si sa minimamente quando sarà a disposizione di Mourinho. A Trigoria si è rivisto Kumbulla, che non gioca praticamente da quasi un anno. Ndicka è in Coppa d’Africa con gli anfitrioni della Costa d’Avorio.
Senza dimenticare che Mancini sta giocando tutte le partite allenandosi il minimo indispensabile, causa fastidiosa pubalgia. Così per quanto Dean Hujsen abbia impressionato al debutto, praticamente un veterano, non può essere la panacea di tutti i mali della Roma, in difesa.
Ecco quindi che si torna a parlare di Çaglar Soyuncu, secondo il Corsport il prescelto da Mourinho nel caso in cui dovesse arrivare un nuovo centrale. Per l’Atletico Madrid, prossimo avversario dell’Inter, il nazionale turco è un esubero e, di conseguenza, può lasciare anche il Wanda Metropolitano a gennaio.
Stretta per Mourinho
Il secondo cruccio non può essere che Mourinho, in scadenza di contratto a giugno. Passi avanti ne sono stati fatti, anche se dopo l’apertura ufficiosa (i Friedkin parlano pochissimo di loro, figuriamoci se esternano certe situazioni in pubblico) si è rimasti all’annuale che intende proporre la società allo Special One. Che preferirebbe un biennale.
Ma molto dipenderà dalla situazione economica della Roma, soprattutto dopo l’abrogazione governativa del Decreto Crescita. Una bella mazzata per le casse del club capitolino visto che oltre Mourinho, c’è in ballo la situazione di Lukaku (a giugno). Decisivi i programmi societari.
Il terzo cruccio
Con Mourinho deve essere per forza una Roma competitiva, a sua immagine e somiglianza. Potrebbe essere questa la strategia di mercato nella ricerca del successore del dimissionario Tiago Pinto, dal 3 febbraio non più a libro paga dei Friedkin. Di questo avviso è anche Fabrizio Aspri di Radio Radio.
“Il segnale che è stato mandato con l’addio di Pinto è che il punto cardine della Roma è Mourinho – spiega il noto giornalista – quindi il nuovo direttore sportivo della Roma dovrà necessariamente essere scelto a immagine e somiglianza di Mou”. Frederic Massara (ma senza Paolo Maldini) uno dei candidati forte, se non fosse che conosce la piazza. Si è parlato di Paratici, piace tanto François Modesto del Monza, che ha lavorato con il CEO giallorosso Lina Souloukou in Grecia, ai tempi dell’Olympiacos. Tre crucci, insomma, da risolvere in fretta.