“Assegnazione Scudetto alla Lazio”: Serie A 2023, colpo di scena | Il caso Osimhen ribalta tutto
Aurelio De Laurentiis rischia di andare a processo a processo per il caso di Victor Osimhen. Cosa sta succedendo.
Falso in bilancio. Con questa accusa Aurelio De Laurentiis (e di conseguenza il Napoli, a livello societario) potrebbero – condizionale d’obbligato – essere indagato dopo la chiusura della inchiesta dei pm, che hanno “chiesto spiegazioni” al presidente degli azzurri in merito al caso Osimhen.
Mattia Grassani, avvocato specializzato in diritto sportivo e legale del Napoli, invita tutti alla calma e alla prudenza. “Procura della Repubblica avesse chiuso le indagini ritenendo sussistenti le ipotesi di reato si tratterebbe esclusivamente della posizione dell’accusa in ambito penale tutta da verificare e da contrastare in un dibattimento”.
Giusto e sacrosanto quello che dice l’espertissimo avvocato, come altrettanto oggettivo che il caso è tutt’altro che chiuso. Il legale conferma che il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis andrà in procura a spiegare “l’operazione (quella che vede protagonista Osimhen, ndr) e a difendersi”. Ma, anche qui, siamo nel caso delle supposizioni, in altre parole dipende cosa verrà contestato a De Laurentiis.
La situazione è in divenire. Potrebbe finire in una bolla sapone: archiviazione del caso, come se non fosse successo nulla. Ma, parimenti, non è da escludere, ad oggi, un rinvio a giudizio per il presidente del Napoli, a causa di un presunto trasferimento irregolare dell’attaccante nigeriano.
Caso Osimhen, cosa si contesta a Dela
L’inchiesta dei pm nasce dalla trattativa per portare Osimhen all’ombra del Vesuvio. Il Napoli versò 71 milioni di euro per prenderlo da Lille. Che, a sua volta ne corrispose circa 20 Orestis Karnezis e tre talentini azzurri: Luigi Liguori, Claudio Manzi e Ciro Palmieri. Riecco i fantasmi delle plusvalenze fittizie.
Primo, ai tre “canterani” del Napoli non è stato attribuito, secondo gli inquirenti, un reale valore di mercato. Ma soprattutto nessuno dei tre è mai andato a Lille o in Francia, sono stati girati subito in prestito a squadre italiane di Serie C e D. Una storia ha fatto drizzare le antenne sia alla giustizia sportiva sia quella ordinaria. Da qui l’apertura dell’inchiesta.
La polemica social
Mentre De Laurentiis avrà a disposizione venti giorni di tempo per essere sentito dai magistrati o per produrre una memoria difensiva e soltanto dopo la Procura deciderà andare a processo oppure archiviare il caso, divampa la polemica.
Scottati da quanto accaduto nella passata stagione, con cicatrici che fanno ancora male, i tifosi bianconeri da un lato hanno acceso la miccia: “Mi aspetto 12 punti penalizzazione e l’assegnazione dello scudetto 2023 alla Lazio per il caso #Osimhen #Chine la pena deve essere afflittiva” posta un utente su Twitter. Ma dall’altra c’è anche un po’ di preoccupazione in casa Juventus, in quanto un eventuale processo potrebbe vedere coinvolto anche Cristiano Giuntoli, ex Napoli e attuale diesse bianconero. Una situazione, insomma, tutta da monitorare per capire come andrà a finire. Ad oggi il caso è aperto.