“Non puoi attaccarli sempre”: Mourinho con le spalle al muro | Finisce nel peggiore dei modi
Diverbi con la società, scontri, spogliatoio diviso, misteriose riapparizioni e tanti retroscena dopo l’esonero di Mourinho. È finita nel peggiore dei modi.
La scelta di Daniele De Rossi nuovo allenatore della Roma è la panacea di tutti i mali. Causati da Mourinho a quanto pare. Qualsiasi altro tecnico fosse arrivato per sostituire l’amaro capopolo giallorosso non avrebbe avuto un’accoglienza degna di tal nome.
Con Capitan Futuro il discorso è diverso, anche per i nostalgici di Mourinho, quelli che giudicano inconcepibile cacciare lo Special One, responsabile di poco a confronto con i veri problemi della Roma. Quali?
Settlement agreement con l’UEFA, il quasi zero potere di acquisto se non a titolo temporaneo: tutto ciò che ha portato Tiago Pinto ad arrendersi, al di là dei suoi errori di valutazione in tema di mercato. E ancora: una proprietà che non parla mai, silenzi assordanti che finché si vince va tutto bene, ma quando si perde no. L’assenza di una figura di raccordo tra gruppo squadra e la proprietà.
Quei diverbi tra Mourinho e i Friedkin sono saltati fuori nel momento peggiore della stagione, con una Roma nona in classifica. Fossero stati solo quelli i problemi, probabilmente lo Special One sarebbe ancora a Trigori. Invece no.
Tutte le colpe di Mou
Tra le colpe peggiori che si additano all’allenatore che ha portato alla Roma un trofeo internazionale e due finali consecutivi, la netta frazione di un gruppo diviso. Basta guardare quelle che ufficialmente sono delle conseguenze all’esonero di Mou: Smalling è tornato ad allenarsi e a parlare tramite post virali.
Un Renato Sanches con le valigie pronte, ha rimesso la foto con la maglia della Roma come immagine Instagram del suo account, tolta dopo l’eclatante sostituzione da subentrante a Bologna. E ancora: rosa non valorizzata e guerre contro gli arbitri, espulsioni in campo, che hanno leso l’immagine della Roma in Italia e all’estero. Per i Friedkin tutto ciò è stato inaccettabile.
Una decisione giusta (per qualcuno)
Mourinho ha diviso la Roma anche quando è stato esonerato, all’improvviso e senza preavviso, come un allenatore dei tanti, con zero rispetto per ciò che ha fatto nella sua più che positiva esperienza alla Roma.
“La decisione dei Friedkin è stata giusta”. Per qualcun altro, come Orsi, non è così. “Da uno come lui mi aspettavo qualcosa di più – dice a Radio Radio – se sai che i Friedkin sono una proprietà che non parla, non è che puoi attaccarla sempre”. Ma Mourinho è stato sempre così, divide: chi lo ama e chi no.