Non c’è pace per Mou, ennesima bordata: ”I calciatori erano infastiditi” | Clamoroso retroscena sull’esonero
Alcune recenti dichiarazioni hanno rivelato delle novità inattese sul rapporto tra lo Special One e i suoi ormai ex giocatori, lasciando senza parole tutto l’ambiente romanista.
Dopo che sono passati alcuni giorni ormai dall’esonero di José Mourinho, in casa Roma è arrivato il momento di voltare pagina e guardare con maggior positività al futuro sotto la guida di Daniele De Rossi.
Allo stesso tempo però più si va avanti e più vengono alla luce dei clamorosi retroscena saltati fuori proprio dopo la separazione forzata tra lo Special One e il club capitolino.
Proprio nelle ultime ore infatti alcune incredibili dichiarazioni hanno attaccato di nuovo Mou, spiegando che i calciatori erano molto infastiditi da una cosa fatta dal tecnico portoghese.
Duro attacco per lo Special One
Nelle ore successive all’esonero di José Mourinho, Angelo Di Livio, ex calciatore tra le altre anche della Roma, è intervenuto ai microfoni di Tvplay. L’ex centrocampista ha analizzato la situazione che si era venuta a creare prima dell’addio del tecnico lusitano, e lo ha attaccato duramente su alcune cose.
In particolare secondo Di Livio Mou non avrebbe dovuto dire spesso davanti ai microfoni che la rosa a disposizione non era all’altezza, in quanto la cosa da molto fastidio ai calciatori. Inoltre poi ha puntato il dito contro lo Special One sia perché non ha preparato al meglio la squadra (come fatto invece da altre realtà nettamente inferiori), e sia perché diversi giocatori della Magica sono stati voluti proprio da lui.
Le parole pungenti di Angelo Di Livio
”La cosa che da più fastidio ai giocatori è dire pubblicamente che non hai una rosa competitiva, puoi solo fare male al gruppo. Ma non solo, anche la società secondo me si è infastidita di queste situazioni e delle tante espulsioni. Mourinho non si è mai adeguato alla rosa che aveva, che non è di certo scarsa. Ci deve essere un lavoro settimanale che lui e il suo staff non sono stati in grado di portare avanti”.
”Fiorentina e Bologna non sono più forti della Roma, ma con l’allenamento quotidiano sono più avanti in classifica. Lukaku, Dybala e Rui Patricio sono giocatori voluti da lui, così come Bonucci lo voleva Mourinho. Per queste ragioni non può criticare una squadra voluta da lui”.