“Mi stai abbandonando”: Roma, il DS esce allo scoperto | Spunta la conversazione ‘segreta’
Il ciclo di Tiago Pinto alla Roma sta per concludersi. Mentre segue il casting per il suo successore, spunta una conversazione ‘segreta’.
Prima ancora della lite furibonda tra Mourinho e Ryan Friedkin, il benservito allo Special One da parte di Ryan, della chiamata lampo di Daniele De Rossi come successore del tecnico di Setubal, a Roma c’era già fermento.
Sì perché il 2024 era iniziato con una notizia che in molti si aspettavano per l’estate, non in pieno inverno, per di più a calciomercato (appena) aperto. Con il senno del poi è stato Tiago Pinto a innescare quel susseguirsi di notizie che sfoceranno nella prima, grande, rivoluzione dei Friedkin.
All’improvviso la Roma è senza direttore sportivo, ciò che nel club capitolino è indicizzato come general manager. “Il mio ciclo è finito”. Questo il succo di comunicato ufficiale dello scorso 4 gennaio, carico di ringraziamenti (d’uopo) ma che evidenziava qualcosa che da tempo non andava nel club dei Friedkin.
Proprio loro stanno scegliendo il suo successore, colui che dovrà avere a che fare con Daniele De Rossi (chissà) o chi per lui. Tanti nomi vecchi e nuovi aleggiano sulla Capitale addirittura è passato di lì anche Fabio Paratici, un ex Juventus ora al Tottenham. Il ritorno di Frederic Massara è ancora un’ipotesi plausibile in mezzo a tanti nomi stranieri.
Il casting dei Friedkin
Francois Modesto è uscito subito dal casting per il dopo Tiago Pinto, nonostante avesse lavorato già con la CEO, Lina Souloukou, ai tempi dell’Olympiacos. Si è parlato di Michael Edwards, attuale “Sporting Consultant” della Ludonautics, ma anche dell’ex Chelsea Christopher Vivell, last not least, Marco Neppe, che ha chiuso di recente la sua esperienza al Bayern Monaco.
Attualmente in pole, fino al prossimo rumors, Mitchell sembra in vantaggio. I Friedkin scioglieranno le riserve a febbraio quando saluteranno Tiago Pinto per iniziare il nuovo corso romanista. inglese, 42 anni, che ha lavorato negli ultimi anni per Lipsia, Tottenham e Monaco, Paul (una discreta carriera da calciatore) è un profilo che piace ai Friedkin, sia Dan sia Ryan che sta prendendo sempre più potere alla Roma.
Tutte le criticità di un diesse della Roma
C’è chi sa che vuol dire essere direttore sportivi alla Roma: radio e media locali, vox populi, tutte armi a doppio taglio. Basta qualche vittoria o un acquisto azzeccato che sei il top: sbagli qualcosa, i risultati non arrivano, si fa presto a diventare flop.
“Tra me e la Roma, non ha funzionato la distanza con il presidente Pallotta”. Gianluca Petrachi è stato alla Roma per una sola annata, quella del 2019-2020, finita peraltro malissimo. “Col presidente non ci si trovava mai a parlare di calcio, a spiegare determinate scelte”. Il rapporto con Pallotta praticamente non è mai esistito. “Mi stai abbandonando, però se c’è qualcosa parliamo da uomini!”. Questo lo sfogo raccontato da Petrachi a cui nemmeno stavolta Pallotta rispose. Il resto è storia. Una storia che si ripete: Roma alla ricerca di un nuovo direttore sportivo. O general manager, tanto fa lo stesso.