“Puoi licenziarlo ma non così”: Mourinho, è scontro totale | Le conseguenze sono gravissime
L’esonero di Josè Mourinho porta ancora pesanti strascichi. Scontro totale dopo queste dichiarazioni: i risvolti sono gravissimi.
L’avventura di Josè Mourinho sulla panchina della Roma, iniziata nel maggio del 2021, si è conclusa con un esonero. Non è arrivato a festeggiare il triennio in giallorosso il portoghese, la cui parabola nella Capitale è terminata anzitempo ed è durata 987 giorni.
Due anni e mezzo in cui lo Special One ha conquistato una Conference League nel maggio del 2022, una finale di Europa League persa il 25 maggio 2023, due sesti posti in campionato, ma anche tante polemiche e lunghe squalifiche sia in ambito italiano che europeo.
Il rapporto tra l’allenatore e la società, partito in maniera travolgente ed entusiasta, si è man mano affievolito e deteriorato con il passare degli anni fino ad arrivare all’esonero due giorni dopo la pesante sconfitta rimediata contro il Milan. La decisione è stata comunicata con un vero e proprio blitz all’alba e ha lasciato di stucco giocatori e staff tecnico.
La nota diffusa dal club giallorosso che ha annunciato l’immediato licenziamento di Mourinho e di tutti i suoi collaboratori, ha sottolineato la necessità di un cambio repentino in panchina. La notizia dell’esonero dello Special One ha scatenato la protesta dei tifosi, che hanno espresso il loro dissenso attraverso striscioni e cori all’indirizzo della famiglia Friedkin.
Psicodramma a Roma dopo l’addio di Mourinho
Lo psicodramma vissuto dal popolo romanista è dovuto dallo straordinario legame, quasi viscerale, che è riuscito ad instaurare il tecnico portoghese nei suoi due anni e mezzo alla guida della Roma. Un amore a tratti inspiegabile che si è però concluso nel modo meno atteso.
Al suo posto la Roma ha deciso di affidarsi a Daniele De Rossi fino al termine della stagione. L’ex capitano e bandiera giallorossa avrà l’arduo compito di ricompattare squadra e ambiente e di provare a portare i giallorossi in Champions League.
Capello sull’esonero di Mourinho
Fabio Capello, ex allenatore anche della Roma, si è così espresso sull’esonero di Mou: “Non c’è rispetto. Puoi licenziare qualcuno, perchè il mestiere di allenatore comporta il rischio di andarsene in qualsiasi momento e te lo assumi. Ma poi non vedi l’ora d andare negli spogliatoi per dire a Mourinho che non è più l’allenatore della Roma.
Per favore! Vieni, parliamo con calma e poi decidi tu cosa vuoi. Questo è rispetto per me, questa è educazione. Puoi licenziare Mourinho perchè è l’allenatore, ma non puoi dirglielo nello spogliatoio”.