Trigoria, bufera nel centro sportivo | Pesante gesto spacca-spogliatoio: la festa è già finita
Mossa dura quella che è stata fatta nell’ambiente giallorosso, che ha praticamente scatenato un vero e proprio putiferio in casa Roma.
I recenti successi ottenuti sotto la nuova guida tecnica targata Daniele De Rossi sembrano aver riportato il sereno sulla sponda giallorossa del Tevere.
I buoni risultati ottenuti fin qui dal nuovo tecnico infatti hanno fatto sì che la squadra sia tornata in piena lotta per un posizionamento valevole la qualificazione alla prossima edizione della coppa dalle grandi orecchie, obiettivo fondamentale prefissato dalla società ad inizio stagione.
Tuttavia la serenità che sembrava essere ormai ritrovata dalle parti di Trigoria è stata recentemente scalfita da un gesto a dir poco clamoroso, che ha spaccato in due lo spogliatoio.
Ecco cos’è successo in casa romanista
Nonostante siano passate diverse settimane, l’esonero di José Mourinho continua a far discutere nella Capitale. Sono ancora tanti i tifosi romanisti che contestano la decisione presa dalla società della famiglia Friedkin di dare il benservito allo Special One. Il tecnico portoghese infatti era diventato ormai un uomo della piazza, che lo ha sostenuto nonostante le grandi difficoltà incontrate in questa stagione.
Tuttavia con il passare dei giorni la vicenda del suo addio, e le circostanze successive, si arricchisce sempre di più di ulteriori retroscena. Quello saltato fuori nelle scorse ore però è davvero clamoroso. Infatti a quanto pare proprio il diretto interessato si sarebbe reso protagonista di un gesto agghiacciante nello spogliatoio poco dopo la sua cacciata, che ha lasciato tutti senza parole.
Il brutto gesto di Mou
Secondo quanto riportato dal noto quotidiano Il Messaggero, Mourinho, dopo aver preso le sue cose dal centro sportivo di Trigoria, ha restituito alla squadra, in maniera indiretta, l’anello che proprio la stessa gli aveva regalato dopo la conquista della Conference League di due stagioni fa. Lo Special One infatti avrebbe riposto il dono nell’armadietto del capitano Lorenzo Pellegrini.
Un gesto che dunque sancisce la furia del portoghese anche nei confronti dei suoi ex uomini, colpevoli a suo modo di vedere la cosa di aver subito accettato la decisione della proprietà statunitense di cambiare guida tecnica, scegliendo poi il centrocampista come testimone a cui lasciare l’anello sia in quanto capitano e sia perché, a quanto se ne dice, proprio lui è stato tra i principali fautori della cacciata di Mou.