Leao, il massacro è totale: ‘Ma quale leader’ | Semaforo verde per il suo addio
Dopo la sconfitta di Monza piovono critiche nei confronti di Rafa Leao, per il Milan il giocatore non è più incedibile
L’inizio del 2024 era stato molto incoraggiante per il Milan. Un percorso netto, escludendo il pari casalingo contro il Bologna, aveva avvicinato i rossoneri al secondo posto occupato dalla Juventus senza però racimolare punti a discapito della capolista Inter, più per meriti degli avversari.
Anche in Europa League la prima sfida dell’anno ha messo in evidenza la forza della rosa, tra le più competitive per la conquista del trofeo. Il netto 3 a 0 rifilato a San Siro ai francesi del Rennes mette in cassaforte il passaggio agli ottavi di finale.
Stefano Pioli ha optato per un ampio turnover nell’ultimo match di campionato, sul campo dell’ostico Monza di Raffaele Palladino, per un derby dal sapore romantico nel nome di Silvio Berlusconi.
Scelte tattiche che non hanno ripagato dato che i rossoneri sono sembrati subito in grave difficoltà e hanno chiuso il primo tempo sotto di due reti. Per questo motivo il tecnico emiliano ha deciso di cambiare il tridente d’attacco, dopo l’espulsione di Jovic, mettendo in campo Leao, Giroud e Pulisic.
Per il Milan una sconfitta pesante a Monza, arrivata nel finale
Proprio l’esterno americano ha siglato la rete del pareggio, poi vanificata dall’uno-due micidiale dei brianzoli nei minuti di recupero che ha regalato loro il primo prestigioso successo di questo campionato.
Un passo falso che pesa dato che, nel caso di tre punti, il Milan avrebbe sorpassato la Juventus ma la formazione di partenza testimonia che adesso la priorità della dirigenza è l’Europa League.
Rafa Leao e la sua discontinuità di prestazioni, le parole di Massimo Mauro
Tra i peggiori in campo proprio Rafa Leao, sul banco degli imputati per la sua discontinuità di prestazioni, fatto che non è passato inosservato a Massimo Mauro, opinionista del programma di Italia 1 Pressing, il quale ha sminuito il suo apporto a sostegno della squadra.
L’ex giocatore del Napoli ha parlato così del talento portoghese: “Le grandi squadre si costruiscono quando il giocatore più forte è più forte in tutto. Se il tuo leader è un rapper, la dico così, ciondola, non dà la carica ai compagni. Fa 3 dribbling ok e poi? In campo a Monza non c’è mai stato, non ha aiutato Theo Hernandez“. Così facendo, un potenziale fuoriclasse non è incedibile di fronte a un’offerta importante.