“A giugno se ne andrà”: De Rossi, tutti gli sforzi non basteranno | Per la Roma una perdita gravissima
Ormai sembra tutto deciso, la Roma perderà un suo big a giugno, nonostante tutti gli sforzi fatti per prenderlo. È una signora perdita.
C’è un gran chiacchiericcio sulle sponde giallorosse della Capitale, che va ben oltre l’Europa League e quella rincorsa al quarto posto (o quinto se l’Italia manterrà il suo primato nel Ranking) che mette in palio un posto nella rivoluzionaria Champions che verrà.
Un obiettivo che può cambiare gli scenari di una Roma che però non sa né se si andrà avanti con Daniele De Rossi né soprattutto chi sarà l’erede di Tiago Pinto. È qui che il chiacchiericcio divide gli addetti al lavoro.
Alle porte di marzo un direttore sportivo ha già delineato per lo meno la strategia di mercato, di comun accordo con l’allenatore e la dirigenza per l’annata che verrà. Ma alla Roma manca sia uno sia l’altro. Ed è qui che ci si divide.
Sì perché per mentre per i detrattori dei sempre più silenti Friedkin sono convinti che la proprietà stia pensando ad altro (magari a una trattativa per la cessione del club al Fondo PIF) e continui a navigare a vista, altri cominciano a credere che la Roma abbia già il sostituto di Tiago Pinto, che stia già lavorando sotto traccia per la squadra che verrà.
Quotazioni in rialzo
Capitolo allenatore. Ogni giorno che passa sta prendendo corpo l’idea che Daniele De Rossi possa guidare la Roma che nella stagione che verrà. I risultati sono dalla sua (4 vittorie in 5 gare di campionato), la piazza (sempre più ostile ai Friedkin, almeno per una buona fetta) è comunque dalla parte di DDR (particolare a cui la proprietà ha dato sempre importanza) si potrebbe continuare.
Su questa linea, ammesso e non concesso che il nodo allenatore sia stato sciolto, un problema in meno per il direttore sportivo comunque da ufficializzare in casa Roma. In ordine di priorità, dopo allenatore e general manager (a Trigoria si chiama così) la priorità si chiama Romelu Lukaku, dato per scontato (forse) che Paulo Dybala resterà.
Quotazioni sempre più al ribasso
“A giugno Lukaku andrà via”. Mario Corsi taglia la testa al toro: non ci sono proprio le basi per il riscatto di Big Roma. È un discorso economico ma anche tecnico: 37 milioni di euro senza magari gli introiti di Champions la Roma non li ha proprio, né può andare a cercarli da qualche parte; la revoca del Decreto Crescita poi è una mazzata per i Friedkin.
“Se la Roma vuole fare il salto di qualità – continua Marione a Tele Radio Stereo – deve prendere un giocatore di alto livello come a esempio Zirkzee, che andrebbe a completare un reparto offensivo con Baldanzi, Abraham e Azmoun”. L’olandese del Bologna è richiestissimo, i soldi risparmiati per Lukaku potrebbero bastare? Palla ai Friedkin.