Saluta Napoli per giocare in Spagna: l’attaccante è un pupillo del tecnico | Trattativa lampo e accordo ad un passo
Zielinski, Osimhen, chissà chi altro, in fuga da Napoli: un altro attaccante pronto a lasciare il club di De Laurentiis per un futuro in Liga.
Appena un anno fa, di questi periodi, c’era un Napoli che incantava: aveva messo in cassaforte lo scudetto già da un mese grazie a quell’iconico 5-1 ai danni della Juventus, entusiasmava tutti con un gioco tanto propositivo quanto efficace.
Pochi gol al passivo, squadra equilibrata, attacco atomico con un Osimhen top scorer, Kvara miglior giocatore della Serie A, Raspadori e Simeone goleador di scorta. L’eco di Napoli rimbombava in Europa a tal punto che Pep Guardiola aveva inserito la squadra di Spalletti tra le favorite addirittura alla Champions.
Sappiamo tutti come è finita, ma in pochi si potevano immaginare una stagione da campioni d’Italia esattamente agli antipodi. Dela perde in un amen sia Spalletti che Giuntoli: Kim il primo ad andare via, complice quella clausola rescissoria di 50 milioni che per il Bayern era una ghiotta occasione per un affarone.
Il presidente del Napoli s’incastra in progetto tecnico dove regna la confusione. Rudi Garcia non riesce a gestire un gruppo affiatato che aveva bisogno di conferme e non di strampalate innovazioni, Mazzarri non è quello di dieci anni fa, Calzona un ripiego: mai una squadra campione d’Italia aveva cambiato tre allenatori nella storia della Serie A.
Dal caso Zielinski a Osimhen
In un anno è cambiato tutto: Zielinski ha detto no la scorsa estate all’Arabia, a conti fatti per dire sì all’Inter, con largo anticipo. Troppo. Dela s’infuria, mette fuori rosa il polacco (che non rientra nella lista Champions League) ammette candidamente che Osimhen, fresco di rinnovo, lascerà Napoli al termine della stagione.
La fuga dal Golfo è tutt’altro che terminata. A giugno si dovrà cercare di trattenere Kvara, il cui costo è crollato, se prima valeva sui 100 adesso si rischia di prenderlo alla metà se non addirittura di meno, un boccone prelibato per i club inglesi.
L’eco dalla Spagna
Potrebbero andare via altri giocatori con lo scudetto sulla maglia, complice anche il valzer di panchine che mai si era visto prima d’ora: Liverpool e Bayern Monaco hanno le rispettive e blasonate panchine vuota. In Spagna il Barcellona è a caccia dell’erede di Xavi.
Uno dei papabili allenatore per i Culé potrebbe essere Roberto De Zerbi, deus ex machina della favola Brighton e pronto per una panchina di prestigio. Il suo nome è stato accostato a quello azugrana. Da qui l’uno più uno che ha stuzzicato una possibile trattativa di mercato. “Raspadori è il mio 9 ideale – ha detto l’allenatore bresciano di recente – Rispetto al Raspadori che avevo io, lo vedo forte, lo vedo con grande affetto, mi piacerebbe allenarlo di nuovo”. Se il Barça dovesse scegliere De Zerbi, non ci vorrà per capire uno dei suoi desiderata.