L’Inter deve arrendersi: non vuole indossare la maglia nerazzurra | Presa di posizione durissima
Non basta la vetta della Serie A e il rendimento migliore d’Europa per convincerlo, rifiuta la maglia dell’Inter, la sua è una ferma decisione
Con la vittoria schiacciante contro l’Atalanta e il secondo 4 a 0 consecutivo, l’Inter ha messo l’ipoteca sullo Scudetto allungando di ben dodici punti sulla Juventus, grazie a un 2024 perfetto con undici successi consecutivi. Una macchina perfetta quella nerazzurra, con il miglior rendimento, il miglior attacco e la migliore difesa d’Europa tanto da candidarsi come seria pretendente per la conquista della Champions League.
Grande merito va a mister Simone Inzaghi, capace di mettere in campo una squadra che sa sempre cosa fare e che riesce a imporre il proprio gioco a prescindere dall’avversario che ha di fronte, senza risentire nemmeno del turnover.
Lautaro Martinez ha segnato la sua rete numero 23 in questa stagione dimostrando di essere arrivato alla maturazione definitiva e il reparto arretrato subisce pochissimi goal, anche grazie alle parate di Sommer, intuizione di Marotta nella scorsa sessione estiva.
Ma è il centrocampo il reparto a impressionare maggiormente, con un Calhanoglu reinventato regista, un Barella dinamico e infaticabile nel recuperare i palloni e con un Frattesi sempre incisivo quando subentra dalla panchina.
Fabbian e il suo ritorno all’Inter messo in discussione
Sarà difficile per la dirigenza migliorare la mediana e tanti possibili arrivi dovranno valutare l’ipotesi di dover lottare per un posto da titolare. Tra questi Giovanni Fabbian, tra le sorprese del Bologna quarto in classifica e in piena lotta per la zona Champions.
Il giocatore ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport in cui ha raccontato del suo futuro: “Ritorno all’Inter? Sto benissimo qui, e non è una risposta diplomatica. È un gran gruppo, ci divertiamo”.
La passione per il calcio di Fabbian e gli insegnamenti di Thiago Motta
Parole d’elogio nei confronti del suo tecnico Thiago Motta: “È un maestro di calcio che chiede molto a ciascuno di noi e sa garantire un clima molto bello, molto sereno all’interno dello spogliatoio, in campo e fuori“.
Fabbian svela infine un retroscena curioso: “Da bambino avevo anche molte magliette, che indossavo anche quando non giocavo. Una su tutte, quella di Alessandro Del Piero. L’esempio? Mio nonno. Lui era molto bravo a giocare, Nereo Rocco lo voleva portare al Padova. L’unico consiglio che mi ha dato è di divertirmi, di restare tranquillo“.