“L’area idonea è solo questa”: Roma, ennesimo ribaltone | Il nuovo stadio ‘spostato’ ancora
Milan, Inter e soprattutto Roma: casi diversi, stessi risultati. Nella Capitale ecco l’ennesimo ribaltone. Cosa sta succedendo.
Non è un paese per stadi. Fatta eccezione per la Juve, tra le big, chi vuole avere uno stadio di proprietà deve scalare delle montagne alte quanto l’Everest, consapevole che potrebbe non bastare. Milan e Inter sono ancora a caro amico.
Gerry Cardinale continua a battere sulla questione stadio. Che ancora divide però: chi vorrebbe la ristrutturazione di San Siro e sta spingendo per salvare il Meazza, e chi invece propenderebbe per una strada tutta nuova come già ipotizzato dai dirigenti rossoneri.
“Siamo del tutto concentrati sul progetto di San Donato, che rimane la priorità”. Così il presidente in pectore Paolo Scaroni, anche se, parlando di recente della ristrutturazione del Meazza con Webuild, ha mezzo ammiccando, sottolineando che “l’importante è che ne esca un impianto moderno e che si possa continuare a giocare durante i lavori”.
Nonostante un certo ottimismo da parte di Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, l’Inter è un po’ come il Milan, il cauto ottimismo lascia spazio a un piano B. Che potrebbe trasformarsi in un piano A. “Vogliamo avere uno stadio che possa accogliere i tifosi nel migliore dei modi”. Così il CEO nerazzurro di recente al TG1 Alessandro Antonello. “Procediamo comunque sull’idea Rozzano – rimarca – l’area è assolutamente ben connessa e abituata a ospitare eventi sportivi”. Tante belle parole, quotidiane ormai, di fatti per il momento neanche l’ombra.
La situazione romana
Sin dai tempi del compianto Dino Viola si parlava di stadio nuovo nella Roma giallorossa. Motivi diversi, tempi diversi per carità, quasi cinquanta anni dopo il risultato che il club capitolino non ha ancora uno stadio tutto suo, costretto a dividere l’Olimpico con la Lazio, e viceversa naturalmente.
I Friedkin hanno fretta e francamente si sono anche stancati di questo reiterato andamento lento. Speravano in ben altre input dalle dieci consultazioni nella Capitale a fine 2023. Invece niente. Anziché andare avanti, la forte sensazione è che si stia facendo un passo da gambero, all’indietro.
Nuove problematiche
Sarebbero sorte novità non positive. Il Comune ha pubblicato poco tempo fa un nuovo documento dove sono spuntati 800 alberi. Nuovo freno a mano tirato, quindi. Servono altre indagini archeologiche intorno alla zona di Pietralata. Un problema in più per i Friedkin che potrebbero pensare a un’altra area.
“Ormai solo gli F-boys credono ancora che si farà”. È soltanto uno dei commenti su questa storia, ormai i tifosi ci hanno fatto il callo, sono abituati a differenza dei Friedkin. “L’area idonea – continua il commento – è solo quella di Tor Vergata”. E la storia continua, senza nessun lieto fine all’orizzonte.