“Squalifica di 6 mesi”: i giallorossi non vogliono crederci | La notizia è delle più gravi
Le vicissitudini dell’ultimo turno di campionato colpiscono i giallorossi. Richiesta una squalifica di 6 mesi.
Per la prima volta da quando è tornato nella sua Roma, Daniele De Rossi è stato aspramente criticato per le scelte di Firenze. Scelte che lui stesso ha spiegato nel segno di una squadra stanca, che andava messa in una zona di comfort.
Da qui nasce la difesa a tre di Firenze. Una mossa che non ha pagato per niente. Così come gli esterni a piedi invertiti: Angelino a destra non c’aveva mai giocato, El Shaarawy alla Mourinho non si era più visto da quando c’era De Rossi.
Più di qualcuno ha usato il termine di “fenomenite”, ma si sa a Roma gli opposti si attraggono, è bastato un pessimo primo tempo, ma uno, uno solo, per puntare il dito nei confronti di un allenatore che ha cambiato in corsa la Roma.
Che è tornato immediatamente alla difesa a quattro e con un po’ di fortuna che aiuta gli audaci, è riuscito a uscire indenne da Firenze con l’1-1 grazie a un rigore parato da Svilar e un gol di Llorente all’ultimo sospiro. Ma per un altro allenatore giallorosso non ci sono scuse.
La cultura italiana ha tanto da imparare dagli altri
Proprio mentre a Liverpool veniva negato un calcio di rigore solare nella sfida contro il Manchester City ma senza conseguenza se non qualche polemica verbale e poco altro, a Lecce si assisteva a una delle scelte più raccapriccianti della stagione.
Il gesto di Roberto D’Aversa ad Henry nel post gara di Lecce-Hellas Verona è la dimostrazione che in Italia la cultura sportiva non esiste: le immagini sono ben presto uscite fuori dai confini italiani, facendo il giro del mondo con critiche pesante verso un intero Paese.
Il precedente
Sui social, ovviamente, tutti contro l’allenatore giallorosso. “Se dovesse essere preso in considerazione un precedente simile (Favarin in C), D’Aversa rischierebbe una squalifica di 6 mesi”. Scrive un utente su X ricordando un altro triste episodio.
Quello che vide coinvolto Giancarlo Favarin, nel gennaio 2019 allenatore della Lucchese. Che per folle gesto commesso nel finale di partita contro l’Alessandria, nella quale ha colpito Mancino, vice di D’Agostino alla guida dei piemontesi, pagò con una squalifica fino al termine della stagione. D’Aversa, che nel frattempo è stato esonerato dal Lecce, proprio come fece la Fiorentina con Delio Rossi ai tempi dello scontro con Lijac, potrebbe seguire la stessa sorte. A meno che una volta per tutte non ci sia una squalifica esemplare.