Lascia l’Inter a prescindere: Acerbi, dopo l’assoluzione il colpo di scena | Un’altra italiana se lo porta a casa
Il polverone Acerbi chiuso dalle motivazioni dell’assoluzione. Ma il centrale dell’Inter potrebbe lasciare Milano a giugno, lo stesso.
Hanno parlato un po’ tutti. Un autentico caso italiano. C’è chi è insorto e chi ha risposto per le rime, chi nutre ancora dei dubbi e chi quando lo incontrerà, lo abbraccerà, come il presidente Gravina. Fortuna che torna il calcio giocato a mettere fine al caso-Acerbi.
Acerbi nelle audizioni ha ammesso di essere stato offensivo e minaccioso, ma non tale da poter essere considerato “condotta gravemente antisportiva”, violazione che avrebbe portato ad almeno due giornate di stop. Ma se Acerbi è stato assistito da un suo legale, Juan Jesus ha scelto una via solitaria, con lui c’era soltanto il procuratore Calenda. Non solo.
Il brasiliano del Napoli non ha portato nessun testimone che potesse confermare le presunte frasi razziste rivoltegli da Acerbi. “Il contenuto discriminatorio, senza che per questo venga messa in discussione la buona fede del calciatore del Napoli, risulta essere stato percepito dal solo calciatore “offeso”, senza dunque il supporto di alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale”.
Le motivazioni del Giudice sportivo sono abbastanza chiare, solo Juan Jesus ha sentito la frase incriminata, per cui senza testimoni e senza prove, il Giudice sportivo non ha potuto fare altro che assolvere il difensore dell’Inter.
Due interventi dissimili
Gravina, presidente FIGC, crede nel Giudice sportivo e nel nazionale Azzurro, almeno prima del caso che gli ha impedito di partecipare all’ultima tournee della squadra di Luciano Spalletti negli Stati Uniti. “C’è un verdetto e va accettato – sottolinea il numero uno della FIGC – senza entrare nel merito della decisione dal punto di vista giuridico, sono vicino umanamente a Juan Jesus, ma quando vedrò Acerbi non mi esimerò dall’abbracciarlo”.
Di tutt’altro tenore le parole di Andrea Abodi: “Per come siamo usciti da questa vicenda mi auguro che chi abbia giudicato abbia avuto tutte le informazioni per giudicare – rimarca il ministro dello sport a margine della firma del protocollo tra Sport e Salute e la Conferenza della Regioni e Province autonome – e che Acerbi sia in pace con la sua coscienza”.
A fine anno la decisione definitiva
L’Inter in questa storia ha sempre mantenuto un profilo basso, limitandosi a osservare gli eventi, silenzio quando Acerbi ha lasciato il ritiro dalla Nazionale, toni pacati anche dopo la sentenza. Ciò non vuol dire, però, che Acerbi resterà nella Milano nerazzurra nella stagione che verrà.
Il centrale dell’Inter gode dell’interessamento della Lazio, con la quale ha vissuto un’esperienza importante, iniziata a luglio del 2018 con il passaggio a titolo definitivo alla Lazio per una cifra vicina ai 10 milioni di euro. E terminata nel 2022 per seguire proprio Simone Inzaghi all’Inter. Tudor avrebbe dato già il suo assenso, ora tocca ad Acerbi. Un Acerbi innocente.