Post derby, le acque non si placano: ”Gesto di codardia” | Mancini ancora sotto attacco, questa volta l’accusa è grossa
Ennesima accusa nei confronti del difensore centrale romanista, arrivata sempre a causa della bandiera sventolata sotto la curva, che continua a far discutere.
Nonostante siano passati ormai diversi giorni dal derby vinto dalla Roma per 1-0 ai danni dei cugini laziali, le polemiche per ciò che è successo al termine della sfida continuano a non placarsi.
La scena del match winner Gianluca Mancini che sventola una bandiera biancoceleste con un topo disegnato sopra fa ancora discutere, nonostante nei suoi confronti siano già arrivati i provvedimenti disciplinari, ovvero una multa di 5mila euro.
Ecco perché nelle ultimissime ore è giunto un nuovo attacco nei confronti del difensore giallorosso, che questa volta è stato accusato in maniera alquanto grave e pesante.
Mancini messo ancora alla gogna
Nelle scorse ore Fernando Siani, noto giornalista di Cronache di Spogliatoio, nel corso di una live ha parlato proprio di ciò che è accaduto al termine del derby.
Il giornalista non ha usato parole carine nei confronti di Mancini, accusandolo senza troppi giri di essere un codardo per non essersi preso le proprie responsabilità dopo quanto fatto a fine partita.
Il duro attacco di Siani
”Molte volte vedo che si va in una direzione, si fanno anche le scelte forti, si prendono le decisioni che creano hype, aizzano il tuo popolo, ti creano grandissima affezione, poi però quando vai davanti ai microfoni ‘ma no, non l’ho fatto apposta, non mi ero accorto, è andata così, perdonatemi’. Cioè per me o ti prendi davvero la responsabilità di essere quel tipo di capopopolo, non so, quell’uomo che vuole guidare la sua tifoseria contro le altre, oppure semplicemente no, non lo fai”.
”Queste cose a metà, questa codardia, mi lascia un po’ così, mi fa cadere un po’ le braccia. Secondo me è davvero un peccato e vi ripeto non condanno il festo in sé perché nell’ottica di un derby, nell’ottica di una grande partita, nell’ottica del calcio proprio prendersi in giro ci sta, sfottersi ci sta, finché secondo me non si travalica chiaramente il buon gusto, quello che volete voi, ma alcune cose vanno accettate. Quando poi però, come dire, si vuole anche ridurre quello che si è fatto, e lì a me onestamente da un po’ fastidio”,