Marco Pasotto (Gazzetta dello Sport) in ESCLUSIVA ai nostri microfoni | Roma-Milan, allarme rosso per Pioli: “I giocatori staccano la spina”
Una delusione, che il Milan ora è chiamato a cancellare. I rossoneri non stanno vivendo una stagione esaltante e hanno con l’Europa League l’occasione di aggiungere un trofeo internazionale che in bacheca manca dal 2007 (all’epoca vinsero la Champions).
Al termine di un anno non particolarmente esaltante, dunque, la possibilità di vincere un titolo importante e prezioso, che arricchirebbe, rinfrescherebbe e impreziosirebbe la bacheca, stimola i tifosi. “Sarebbe il primo titolo internazionale dell’era Red Bird, che tiene molto alla valorizzazione del brand all’estero – spiega Marco Pasotto, che da anni segue il Milan per la Gazzetta dello Sport –. Uscire con la Roma nel derby delle proprietà americane sarebbe una grossa delusione, difficile da digerire”.
Nella gara d’andata il Milan ha dato la sensazione di essere arrogante, di giocare convinto che prima o poi avrebbe segnato…
“Pioli aveva uno score clamoroso con Mourinho, con 4 vittorie e 2 pareggi. Più di una volta gli ha dato lezioni tattiche. Quindi non direi che il Milan sia stato arrogante con la Roma, ma secondo me la squadra si autocompiace troppo. Questo in termini generali, non in relazione diretta ai giallorossi. A volte i giocatori staccano la spina pensando di andare avanti per inerzia. Il Milan che ha perso, malamente, la gara d’andata veniva da sette vittorie di fila fra coppa e campionato. L’ultima cosa che ci si aspettava era quella di vedere una partita così povera di idee e di gioco. La considero una cosa inspiegabile, ma è un vecchio vizio di questa squadra. La Roma di De Rossi nell’ultimo mese e mezzo aveva dato segnali, per questo tendo a colpevolizzare più i giocatori che non l’allenatore”.
Europa League: “È l’unico trofeo che manca al Milan”
Quanto sposta l’Europa League nella stagione del Milan?
“Molto. La squadra ha smarrito tutti gli obiettivi, e lo ha fatto troppo in fretta. L’obiettivo scudetto è stato perso in fretta, in Champions sono usciti alla fase a gironi, in Coppa Italia agli ottavi. L’eliminazione ai quarti dell’Europa League sarebbe l’ennesima delusione. Questo almeno dal lato sportivo, dato che da quello economico, con la qualificazione alla prossima Champions League, la società sarebbe comunque soddisfatta. L’Europa League fra l’altro è l’unico trofeo internazionale che manca nella bacheca rossonera e sarebbe il primo titolo internazionale dell’era Red Bird. La società, quindi, ci tiene molto”.
Le difficoltà del Liverpool, dato come favorito per il titolo ma clamorosamente a un passo
dall’eliminazione, possono essere uno stimolo in più?
“Può essere. Ma secondo me è un po’ astratto perché arrivati ai quarti la motivazione viene da sé. Non credo che si scenda in campo pensando ai risultati degli altri campi”.
Pioli e il suo futuro
Quanto peserà il risultato di Roma-Milan sul futuro di Pioli?
“Il tecnico è legato a doppio filo sia con il rendimento in Europa League che con il derby di lunedì. Uscire con la Roma che in campionato, pur con una partita in meno, è a -14 in classifica, e perdere il sesto derby di fila con l’Inter che così conquisterebbe la seconda stella in casa del Milan, sarebbero due eventi difficili da giustificare. E la società faticherebbe a digerirli, anche se devo dire che al momento i dirigenti si stanno ponendo in maniera molto diplomatica e pubblicamente non stanno facendo pressioni”.
Quali sono, secondo lei, le percentuali di passaggio del turno?
“Tante volte la squadra di Pioli si è rialzata nei momenti di difficoltà, quando sembrava spacciata. Quindi attenzione a dare per finiti i rossoneri. La Roma gioca in casa, il vantaggio della gara d’andata pesa, ma secondo me i giallorossi la dovranno ancora sudare. Direi che il Milan ha fra il 40 e il 45% di possibilità di passare”.