Terremoto Roma, il tecnico sbotta: ”Siamo marci come società” | Le parole eclatanti di DDR gelano Trigoria
Le dichiarazioni dell’allenatore romanista hanno lasciato tutti di stucco, viste le gravi accuse lanciate nei confronti della società.
La stagione della Roma sta proseguendo, e ha preso una piega ben diversa da quando Daniele De Rossi ha preso il posto di José Mourinho sulla panchina giallorossa.
La squadra capitolina infatti è diventata di nuovo competitiva per i propri obiettivi, e di conseguenza anche l’ambiente intorno ai calciatori si è disteso parecchio, con la tifoseria che è tornata ad incitare i propri beniamini.
Ma a rovinare l’armonia che si era venuta a creare ultimamente ci ha pensato proprio il campione del mondo 2006, che nelle recenti dichiarazioni ha puntato il dito contro la società, definendola addirittura marcia, e lasciando così tutti senza parole.
Le affermazioni forti di Capitan Futuro
Nelle ore precedenti alla partita di Europa League con il Milan, Daniele De Rossi ha parlato come al solito nella conferenza stampa pre gara. I temi trattati dal tecnico romanista sono stati diversi, ma in particolare è voluto tornare su quanto accaduto ad Evan Ndicka nel pomeriggio di domenica e sulle reazioni che ci sono state dopo l’episodio. Di seguito le parole di DDR.
”Sta bene ed è la cosa più importante. Penso che ognuno ne tragga l’insegnamento che vuole trarne se c’è. Abbiamo ricevuto complimenti per una cosa normale. Abbiamo fatto quello che ci sembrava automatico fare. Se qualcuno vuole trarne un insegnamento vuol dire che siamo marci come società. Qualcuno ha visto anche ce ci volevamo marciare. Per rispetto di tutti non c’era la possibilità di continuare. Noi siamo stati molto uniti in questo. Ho fatto i complimenti ai ragazzi, non c’era uno che volesse continuare a giocare. Bello che ci siamo riscoperti famiglia in questi momenti e non solo quando vinciamo le partite”.
Una frecciata pesante da parte di DDR
Con queste parole il tecnico della Magica ha fatto capire che in situazioni del genere fermarsi ed evitare di giocare è la normalità, e che il problema invece ci sarebbe stato in caso contrario.
Allo stesso modo poi l’allenatore romanista ha voluto rispondere anche a quei pochi stupidi che avevano addirittura accusato la Roma di aver interrotto la partita per riposarsi o quant’altro.