Presidente non so se resto: Tudor ci ripensa, adesso non è più convinto | Il suo futuro alla Lazio dipende da questo
Biancocelesti di fronte al bivio. C’è un elemento che può fare la differenza per quanto riguarda la possibile permanenza del tecnico.
Certezze, nel calcio, non ce ne sono quasi mai. Ormai l’abbiamo imparato fin troppo bene. Quante volte abbiamo sentito parlare presidenti, addetti ai lavori e allenatori in una determinata maniera, per poi essere smentiti dalla realtà dei fatti?
Anche in questo caso ciò che potrebbe sembrare facile e scontato non lo è affatto. Il presidente della Lazio Claudio Lotito ci ha spesso abituato a cambi di marcia repentini. Insomma la situazione in casa biancoceleste, anche seguendo le ricostruzioni dei giornali, è tutto tranne che chiara.
Non sappiamo fino a che punto si tratti di strategia e fin dove arrivi invece il giudizio del campo. La Lazio di Tudor sta vivendo tutto sommato un momento positivo, con gli ultimi risultati che autorizzano un sano ottimismo in ottica Europa.
Il calendario dei rivali cittadini è sicuramente più complicato e basterebbe un passo falso di De Rossi per avvicinarsi ancora di più a un obiettivo che sembrava impossibile soltanto fino a qualche settimana fa.
La posizione del tecnico
Le premesse ci sarebbero tutte ma quale sarebbe ad oggi la volontà del tecnico laziale? Ci sono come sempre da sentire le due campane e il contratto non si firma certamente da solo. Un confronto tra presidente e allenatore diventerà a questo punto essenziale per capire le reali motivazioni dell’ex Marsiglia.
Il futuro di Tudor è in questo momento in stand by. Al netto di un percorso incoraggiante dal punto di vista dei risultati conseguiti, ci sono anche altre dinamiche da tenere in grande considerazione. Una su tutte, il mercato.
“Resto a questa condizione”
Il contratto in scadenza nel 2025 è un valido motivo per sedersi e parlare di futuro. Secondo Il Messaggero l’allenatore della Lazio vuole capire quali siano le intenzioni del presidente Lotito per programmare il futuro insieme. Un rinnovo è possibile ma a determinate condizioni.
Perso Felipe Anderson, pronto a tornare in patria e con la prospettiva di valutare le possibili uscite di Kamada e Luis Alberto, Tudor vuole garanzie sui sostituti. Se anche i due centrocampisti dovessero lasciare la Capitale, il tasso tecnico dei capitolini scenderebbe ancora, con il rischio di un’altra stagione al di sotto delle aspettative. Se il presidente Lotito investirà adeguatamente tra centrocampo e attacco allora trovare una soluzione a questa fase di stallo sarà senza dubbio molto più semplice.