Hanno perso totalmente il controllo: violenza ingiustificata nello spogliatoio | La Big italiana sprofonda nel baratro
Altra pagina nera per il calcio italiano in una stagione piena e zeppa di gesti nei quali si è perso completamente il controllo.
Si sta per concludere un campionato dallo scudetto già assegnato. Un po’ come l’anno scorso, segnato da tempo. Come il Napoli così l’Inter, se non fosse per la seconda stella e un tricolore sventolato in un derby. Dato statistico mai verificatosi nella storia della Serie A.
Un campionato contrassegnato dagli esoneri, tanti e troppi, figli di scelte sbagliate ma anche di storia che dovevano chiudersi la scorsa estate: vedi Mourinho e leggasi Sarri, solo alcuni esempi ma si potrebbe continuare a lungo.
Un campionato anche con toni troppi alti nei confronti degli arbitri e soprattutto del VAR: quel protocollo ha portato tanta incomprensione, sia tra gli addetti ai lavori sia tra i tifosi che avrebbero dovuto comprendere di più il Gioco con la “moviola” in campo. Ma che hanno finito col capirci meno. Molto meno.
Ma è stato ancora il campionato con tanti episodi violenti, dentro e fuori il campo. L’epilogo da scazzottata da far west proprio del derby milanese che ha visto assegnare lo scudetto all’Inter, con tanto di striscione vergognoso nei confronti di Theo Hernandez, che Dumfries francamente se lo poteva risparmiare, in attesa che la Procura Federale faccia luce e dia le giuste punizioni.
A proposito di derby
Mancini che sventola una bandiera della Lazio con un topo dopo il derby vinto dalla Roma non è stato un bel vedere, così come le frasi di Lotito sia su Immobile contestato fuori dalla scuola del figlio, o in occasione del rinvio di Udinese-Roma, causato solo da un codice giallo.
La violenta discussione a Trigoria tra Mourinho e i Friedkin, fino ad arrivare all’episodio più scandaloso di tutti: la reazione di D’Aversa, allora allenatore del Lecce, nei confronti di Henry in qual di Verona. Ora ne esce spunta fuori un altro deplorevole.
Cosa è successo in quel ritiro
L’episodio raccontato da Umberto Chiariello ai microfoni di Canale 21 nel corso di Campania Sport, non è bello né gratificante per il calcio italiano, in particolare riporta Napoli in auge, ma stavolta in accezione super negativa.
Ci sarebbe stata una lite ai limiti della violenza nel ritiro azzurro tra Juan Jesus e Di Lorenzo, quest’ultimo capitano peraltro. I due azzurri sarebbero venuti quasi alle mani. Tutto perché Anguissa e Osimhen sarebbero andati da Calzona a chiedere di togliere il ritiro, senza passare da Di Lorenzo. L’attaccante si è scusato con il capitano ma gli autori di questa iniziativa sarebbero stati Juan Jesus e Anguissa. Un altro neo da cancellare.