Stanno vendendo tutti quanti: il messaggio dei collaboratori all’allenatore | Cosa è successo a Castel Volturno
Ha davvero dell’incredibile quanto successo al Napoli: una vera e propria smobilitazione a Castel Volturno. Ecco la situazione.
Il Napoli vuole mettersi alle spalle il prima possibile questa stagione fallimentare. Dopo la gioia e i festeggiamenti di un anno fa per la vittoria di uno strepitoso scudetto dopo 33 anni di lunghissima attesa, il club azzurro quest’anno ha praticamente sbagliato tutto quello che si potesse sbagliare.
Dalla scelta dell’allenatore, non solo Garcia ma anche gli atri due successori Mazzarri e Calzona, fino al mercato estivo e invernale. Una serie di scelte rivelatasi incomprensibili che hanno portato ad un clamoroso disastro e al nono posto attuale in classifica.
Manca meno di un mese alla fine del campionato, il Napoli è ancora in corsa per un posto in Conference League, ma ormai da settimane si parla già di futuro e si programma l’anno che verrà. Aurelio De Laurentiis è pronto ad una vera e propria rivoluzione nel corso della prossima estate.
Il primo nodo da sciogliere riguarda la scelta del prossimo allenatore che avrà il compito di iniziare un nuovo ciclo e di guidare il Napoli. Sono tanti i nomi e i profili sul taccuino del patron azzurro e la prima scelta è Conte. I contatti stanno andando avanti ma il tecnico leccese non è l’unico in lista: ci sono anche Gasperini, Pioli e Italiano.
Napoli, sarà rivoluzione in estate
Il repulisti riguarderà anche e soprattutto il parco giocatori. Al momento è difficile capire da chi ripartirà il Napoli, non ci sono veri incedibili, qualora arrivassero offerte importanti.
I sicuri partenti allo stato attuale sono Piotr Zielinski, promesso sposo dell’Inter e Victor Osimhen. Tuttavia, gli altri elementi dell’organico non sono certi della permanenza. Insomma, sarà rivoluzione, così come già accaduto l’estate 2022, quella in cui andarono via tanti big e senatori.
Il retroscena di Spalletti
A tal proposito, Luciano Spalletti è tornato su quella finestra di mercato e ha svelato un importante retroscena: “Dopo il primo anno i miei collaboratori mi dissero ‘ma cosa restiamo a fare? Hanno venduto tutti’. Erano partiti Mertens, Koulibaly, Ghoulam, Ospina, Fabian Ruiz e Insigne. Tanta qualità. Io volevo sentirmi l’allenatore del Napoli e si è allenatori di una squadra soltanto quando si fa qualcosa di importante.
Quando incontri ADL la prima cosa che ti dice è ‘secondi siamo già arrivati e dobbiamo stare sempre in Champions‘. Messaggio chiaro e diretto. Così sono ripartito per ottenere quella cosa là, è successo, sarei potuto restare ancora, il grafico prestazionale l’avevamo portato al livello più alto”.