De Rossi, questo è un messaggio per te: “Ci siamo già incontrati l’altra settimana” | Futuro giallorosso per il suo pupillo
Dichiarazioni a sorpresa da parte del top player nei confronti del mister romanista, che hanno scaldato gli animi in quel di Trigoria.
Al giorno d’oggi ogni piccolo segnale, che magari viene mandato anche in maniera casuale, diventa oggetto di rumors di calciomercato.
Con i social che incombono, e i calciatori che vengono ormai seguiti ovunque, è naturale che spesso e volentieri corrono voci sul loro futuro. Se poi di mezzo ci sono delle dichiarazioni la situazione non può far altro che degenerare.
E’ proprio questo infatti ciò che è accaduto di recente ad un top player, che ha lanciato un chiaro messaggio nei confronti di Daniele De Rossi, scaldando del tutto la piazza.
Un messaggio importante per il tecnico romanista
Nelle scorse ore Riccardo Calafiori, ex difensore della Roma attualmente in forza al Bologna, club in cui sta facendo davvero bene, è stato intervistato ai microfoni di ‘Cronache di Spogliatoio’.
I temi trattati dal calciatore sono stati tanti, ma in particolare ha voluto soffermarsi sul suo rapporto con l’attuale allenatore della Magica Daniele De Rossi, raccontando diversi aneddoti e per il quale ha speso parole al miele.
Le parole di Calafiori sul rapporto con De Rossi
”Nel suo ultimo anno da giocatore si è formato un legame importante. Abbiamo trascorso molto tempo insieme, non me lo sarei mai aspettato. Se ripenso a quelle giornate, quando eravamo in macchina insieme: è stato quasi un sogno per me. Lui mi accompagnava a casa e mi portava a Trigoria, non so cosa gli sia passato per la mente per fare questo con me. Sicuramente aveva visto che ero in un momento difficile, dato che era il periodo in cui ero infortunato. Ha visto che ero un bravo ragazzo e mi ha aiutato in questo senso”.
”In ogni caso, anche dopo, per qualsiasi decisione importante sentivo il suo parere. L’altra settimana ci siamo incontrati sul campo ed è stato stranissimo, però sta andando bene anche lui e spero continui così. Nel giorno del ritiro, quando fa il giro di campo l’ultima persona che abbraccia sono io: sono scoppiato a piangere, non ce l’ho fatta. Era stato troppo emozionante per me. Poi non volevo che smettesse perché l’anno dopo sarei rientrato e mi sarei allenato con lui in prima squadra. Invece poi è andato al Boca”.