Tragedia improvvisa, annunciata la sua dipartita: “Era un uomo generoso” | Sabatini commosso per il lutto
La notizia rattrista tutto il mondo del calcio e in particolare quei personaggi che lo avevano conosciuto da vicino.
Certi rapporti, nel calcio come nella vita non si possono dimenticare. Una grande porzione del nostro tragitto è costellata di legami interpersonali che hanno a che vedere con il nostro lavoro ma anche con emozioni ancora più preziose.
Nel mondo dello sport ad esempio certi momenti e alcuni personaggi diventano ricordi indelebili. Tappe di un percorso che ricorderemo per sempre. I sorrisi, le emozioni e le vittorie all’interno di un grande bagaglio chiamato vita.
In campo mancheranno non solo la sua presenza ma soprattutto quel supporto gentile che contribuisce al buon andamento di tutte le operazioni, a tutti i livelli dell’organizzazione. La società per la quale ha lavorato per anni è letteralmente distrutta.
Una tragedia improvvisa, in un momento in cui nessuno avrebbe pensato a un epilogo del genere. Chi lo ha conosciuto lo vuole ricordare così, sempre sorridente e pronto a dare prima ancora che ricevere. Ecco di chi si tratta e perché la squadra ora si sentirà sola.
Il ricordo via social
Ci ha pensato Walter Sabatini, ex direttore tecnico della Salernitana, a ricordarlo tramite il proprio account ufficiale Instagram. Attraverso le sue parole possiamo capire quale contributo anche umano avesse portato l’uomo che adesso non c’è più.
“Mi ha molto addolorato la notizia dell’improvvisa morte di Gerardo, nostro magazziniere e vero punto di forza. Era un uomo generoso, sorridente, disponibile con tutti ma soprattutto paziente e propositivo con i calciatori, un grande tifoso della Salernitana”.
La Salernitana nel cuore
Come riportato dal Corriere dello Sport Gerardo Salvucci è stato trovato morto sulla spiaggia di Sapri, la sua città di origine che lo aveva premiato in occasione della promozione in A della Salernitana. In tanti hanno partecipato al funerale all’Immacolata di Sapri. Una folla che ancora non riesce a spiegarsi il perché di questo precoce addio.
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Con i granata dal 2011, da tutti era considerato un gran lavoratore e una persona educata. In poche parole un esempio per molti. Gerardo mancherà naturalmente molto alla sua famiglia ma anche alla sua seconda casa, quella che ti entra nel cuore. Il calcio, oltre alle gioie per le vittorie, dedica del tempo anche ai dolori più lancinanti come questo.