Volano i cocci in casa azzurra: “Vuoi il male dell’Italia” | Il calciatore attacca senza mezzi termini
Offensiva pesante arrivata da parte di un giocatore, che ha lanciato un vero e proprio allarme per la nostra selezione.
La nazionale azzurra è riuscita a conquistare la qualificazione agli ottavi di finale degli Europei grazie ad un clamoroso pareggio raggiunto in extremis nella sfida contro la Croazia. Un risultato che sembrava ormai quasi insperato e raggiungibile solo tramite il ripescaggio.
Al netto del passaggio del turno però non ci sono state sensazioni molto positive per la squadra allenata da Luciano Spalletti, che non è riuscita ad esprimersi al meglio durante la fase a gironi.
Come se non bastasse poi di recente a peggiorare del tutto la situazione ci hanno pensato le parole di questo calciatore, che ha lanciato una pesante accusa.
Il duro attacco del calciatore
Qualche giorno fa Alessio Cerci, ex calciatore tra le altre di Torino e Milan, è intervenuto ai microfoni di Tv Play. L’argomento principale delle sue dichiarazioni è stato il suo vecchio compagno di reparto Ciro Immobile, con cui ha fatto faville ai tempi dei granata, e la sua esperienza in nazionale.
L’ex fantasista infatti ha voluto difendere il capitano laziale al netto delle tante critiche ricevute in nazionale, affermando che chiunque lo abbia giudicato in maniera negativa vuole il male dell’Italia, visto che il numero 17 è un attaccante di assoluto valore.
Le parole di Cerci su Immobile
”Sicuramente quello che è successo a Ciro Immobile è stato sotto gli occhi di tutti, ha fatto più di 200 gol con la Lazio e ogni volta che è andato in nazionale è stato criticato. Secondo me, nei suoi confronti avremmo dovuto avere più pensieri positivi. Ciro è un grandissimo attaccante, ha fatto tantissimi gol e uno che segna così tanto, a prescindere, non può essere criticato. Vuol dire che poi tu vuoi il male dell’Italia, dovevamo difenderlo di più e crederci di più”.
”Questa negatività lui l’ha accentuata, l’ha capita ed è diventato più negativo di quello che è lui. L’ha sentita sulle spalle. E’ un giocatore che è il numero uno in Europa ad attaccare la profondità, se tu lo fai giocare adesso con la Lazio o magari in nazionale lo fai giocare incontro, sa fare meno. Lui deve attaccare la profondità, è il più forte di tutti nel farlo”,